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La vittoria del tedesco Heinrich Haussler. Afp
LA TAPPA — Giornata da tregenda: vento, pioggia, freddo per tutta la gara. Proprio per questo l'iniziativa del tedesco Heinrich Haussler (Cervelo), del francese Sylvain Chavanel (Quick Step) e dello spagnolo Ruber Perez Moreno è ancora più coraggiosa: i tre si staccano all'alba della tappa, scalano insieme il Col de la Schlucht, poi Perez Moreno perde terreno e sul Col du Platzerwasel Chavanel precede di poco Haussler, con il gruppo maglia gialla staccato di 3'10". Nella discesa il tedesco si scatena e stacca il compagno di fuga: sulla salita breve ma intensa del Col du Bannstein ci si aspetta il crollo del velocista Haussler, invece il tedesco tiene bene, mentre alle sue spalle Chavanel crolla. In cima al colle di terza categoria il tedesco ha 45" di vantaggio su Chavanel, quasi 4' su Amets Txurruka e Brice Feillu e 6' sul plotone. Nel gruppo, Nocentini si difende bene: marca Contador e Armstrong, mantenendo virtualmente la maglia gialla. A trenta km dal traguardo il vantaggio di Haussler si fa incolmabile: 2' su Chavanel e 7'30" sul gruppo. Sull'ultima salita piccolo brivido per Andy Schleck: una foratura gli fa perdere terreno, ma il lussemburghese riesce a rientrare velocemente in gruppo. In cima al Col du Firstplan Haussler ha 4'02" su Txurruka, che poco prima della vetta raggiunge e supera uno Chavanel in piena crisi, 4'52" su Feillu e 7'30" sul gruppo. Da qui in poi ci sono 20 km di discesa prima del traguardo di Colmar. Haussler, che ha ormai la vittoria in tasca, se li gode tutti e va a tagliare il traguardo per primo in 4h56'26". I distacchi sono importanti: Txurruka a 4'11", Feillu a 6'13", Chavanel a 6'31", il gruppo a 6'43".
CLASSIFICA — Tutto invariato in classifica generale: Rinaldo Nocentini mantiene la maglia gialla con 6" su Contador e 8" su Armstrong. Franco Pellizotti è la nuova maglia a pois.
DOMANI — Il Tour riprenderà il via domani mattina da Colmar per arrivare a Besançon dopo 199 km. Sul percorso solo due piccole asperità, di terza categoria, che non dovrebbero costituire un grosso problema per Rinaldo Nocentini.
Via | gazzetta.it
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