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"Meglio conoscere il contenuto delle proposte prima di criticarle: il presunto esame di dialetto - spiega Cota - è una bufala. La proposta è quella di fare dei test pre-selettivi per consentire l'accesso agli albi regionali degli insegnanti, albi previsti proprio dalla proposta di legge in discussione. Tali test sono visti come propedeutici rispetto al superamento dei concorsi pubblici". "Come si può evincere dal testo dell'emendamento - aggiunge - la prova dovrà riguardare uno spettro culturale ampio, non riconducibile alla banalizzazione che viene fatta oggi dai giornali".
Ma inserire dialetto e tradizioni locali nelle scuole "è una proposta sulla quale si può assolutamente ragionare" spiega il ministro della Pubblica istruzione, Mariastella Gelmini, sottolineando che "non c'è su questo tema nessuna conflittualità tra Lega e Pdl. E' una polemica distante dalla realtà".
La Lega Nord, ha spiegato il ministro Gelmini, "ha sollevato un problema importante come quello della continuità didattica cioè - ha precisato - del dovere della scuola di garantire la presenza degli stessi professori per tutto l'anno scolastico e possibilmente per il biennio"."Questa proposta è condivisa da tutta la maggioranza, si tratta di capire come declinarla. Ed è allo studio una proposta per legare la docenza al territorio quindi di questo si è discusso ieri"."
Per quanto riguarda lo studio del dialetto e delle tradizioni locali, un tema molto caro alla Lega, assicura il ministro dell'Istruzione, sarà affrontato in sede di revisione dei programmi. Quest'anno abbiamo fatto partire le riforme e siamo alle prese con queste. Quando affronteremo il tema dei programmi affronteremo questa proposta della Lega". Ma la Gelmini si dice convinta che "la maggioranza non faticherà a trovare un accordo anche sul tema della continuità didattica e sui temi delle tradizioni locali, come ha fatto per altre importanti decisioni".
Via | repubblica.it
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