venerdì 31 luglio 2009

Tamiflu con gli italiani in vacanza

E' arrivato agosto e insieme sono arrivate le ferie che molti connazionali passeranno all'estero, qualcuno anche in paesi a rischio virus suina, ma hanno prenotato, hanno pagato e non intendono rinunciare all'attesa vacanza, e allora che fare?
Molti hanno risolto portando con se una scorta del medicinale che va tanto di moda contro il virus A/N1H1: il Tamiflu.
Costa quasi 40 euro, e sarebbe vendibile esclusivamente con ricetta medica, ma un'indagine portata avanti da Altro Consumo nelle farmacie del centro di Milano e Roma ha evidenziato tutt'altra realtà.
In quasi tutte le farmacie tranne 2 a Milano è stato possibile acquistare una confezione di Tamiflu, spesso senza alcuna istruzione sull'utilizzo, cosa vietata dalle vigenti disposizioni di legge, e anche le farmacie romane si sono comportate allo stesso modo, pochi i farmacisti che hanno dato qualche breve spiegazione sull'utilizzo del medicinale che non è un vaccino da assumere preventivamente ma solo 48 ore dopo l'insorgere dei sintomi: mal di testa, febbre alta e dolori muscolari.
Alcuni farmacisti si sono vantati di possedere grandi scorte del medicinale, sebbene la Sanità abbia contingentato le scorte, altri vendono il set completo composto dal medicinale, dalla mascherina e dal paracetamolo.
Solo una farmacista, ammalata di onestà, ha consigliato al cliente di acquistare al posto del Tamiflu che ripetiamo costa 36,80 euro, il Mantadan, che è meno recente ma ha la stessa efficacia e costa 7 euro.
Nelle due farmacie che si sono rifiutate di vendere il tamiflu senza ricetta medica è stato consigliato al cliente di partire tranquillamente e in caso di sintomi recarsi presso l'ospedale locale dove i sanitari avrebbero provveduto a somministrarlo.
Attenzione ai siti che lo hanno messo in vendita on line, i prezzi di vendita oscillano dai 64 ai 167 euro, quasi il 500% in più rispetto al prezzo di vendita delle farmacie.
Certamente al momento possiamo tranquillamente affermare che quello che più ha colpito gli italiani non è stato il virus in se stesso quanto la paura di contrarlo.

Via | pressweb.it

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