domenica 19 luglio 2009

Tour:15a tappa, Contador vince di forza

Alla fine della seconda settimana il Tour de France vive il suo primo vero scossone. Alberto Contador, con uno scatto imperioso sull'ascesa finale verso Verbier, vince la 15ª tappa (Pontalier-Verbier, 207,5 km) e strappa la maglia gialla a Rinaldo Nocentini, in difficoltà fin dalle prime battute della salita finale. Ma l'italiano non ha nulla da rimproverarsi: Contador in questo momento è una spanna sopra tutti. E per lui otto giornate in maglia gialla sono già un grande risultato.

LA TAPPA — La frazione parte con un minuto di silenzio per la tragedia di ieri, quando una donna ha perso la vita dopo essere stata investita da una moto della polizia. Al via non ci sono il belga Tom Boonen (febbre) e il russo Vladimir Efimkin, per i postumi di una caduta. Franco Pellizotti, in maglia a pois, va a rafforzare il suo primato nella classifica degli scalatori scattando e prendendosi i 4 punti sul Col des Troits (terza categoria). Uno scatto di David Moncoutiè al 42° km provoca la formazione di un gruppetto in avanscoperta di 15 corridori, che ben presto diventano 10: il belga Jurgen Van Den Broeck (Silence-Lotto), lo svizzero Fabian Cancellara (Saxo Bank), lo spagnolo Juan Antonio Flecha (Rabobank), il canadese Ryder Hesjedal (Garmin Slipstream), lo spagnolo Mikel Astarloza (Euskatel), lo spagnolo Josè Ivan Gutierrez (Caisse d'Epargne), il francese David Moncoutie (Cofidis), il francese Amael Moinard (Cofidis), lo sloveno Simon Spilak (Lampre), il francese Pierrick Fedrigo (Bouygues Telecom). Il drappello arriva ad avere un vantaggio massimo di 4'40" (con Astarloza virtuale maglia gialla) a 55 km dal traguardo, poi gli uomini della Liquigas si mettono a tirare il gruppo e le cose cambiano: a 23 km dall'arrivo, quando inizia il tratto meno impegnativo della salita finale, il distacco dei fuggitivi è di 2'54". Ai -20 Spilak scatta e abbandona il gruppo dei fuggitivi, che si spezzetta. Tutto si decide nella parte finale dell'ascesa a Verbier, 8,8 km al 7,5%. I big si muovono: fra loro i fratelli Schleck, Contador, Armstrong. Davanti cedono e dopo neanche 3 km di salita cede anche Nocentini. Si stacca anche Carlos Sastre, vincitore del Tour 2008. A cinque km e mezzo dal traguardo Contador parte come una scheggia e stacca tutti. Solo Andy Schleck non affonda: ai -4 Contador ha 17" sul lussemburghese, 35" sul gruppetto di Armstrong (nel quale rientrano anche Evans e Nibali) e 1'04" sul gruppo di Nocentini. Il vantaggio cresce rapidamente con il passare dei km: lo spagnolo sale con una sicurezza impressionante, non sembra neanche andare a tutta. Alla fine è un trionfo per lo spagnolo, che rifila 43" a Andy Schleck, a 1'03" uno splendido Nibali che arriva insieme a Frank Schleck, Wiggins e Sastre, 1'26" a Evans, 1'29" a Kloden e 1'36" ad Armstrong. Il gruppo maglia gialla è a 2'33".

CLASSIFICA GENERALE — Alberto Contador è la nuova maglia, dietro di lui Armstrong a 1'37" e Wiggins a 1'46", Kloden a 2'17", Andy Schlek a 2'26", Nocentini a 2'30", Nibali a 2'51". Pellizotti ha conservato la maglia a pois.

PROSSIMA — Domani giorno di riposo. Martedì la sedicesima tappa, da Martigny a Bourg-Saint-Maurice, 159 km: si sale sulle francesi con Grande e Piccolo San Bernardo, ma il traguardo di Bourg Saint Maurice arriva dopo una discesa di 30 chilometri. Mercoledì è il giorno del tappone: 169,5 km da Bourg Saint Maurice a Le Grand Bornand con 5 salite impegnativa (l’ultima, la Colombiere, ai meno 15). Giovedì la crono di Annecy (40 km) e sabato, dopo una giornata interlocutoria, il Mont Ventoux: se i giochi saranno ancora aperti, sarà il giudice di questo Tour.

Via | gazzetta.it

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