sabato 25 luglio 2009

Un buon Milan viene sconfitto dal Chealsea


BALTIMORA - Carlo d'Inghilterra si prende un'altra soddisfazione, per quello che vale il calcio d'estate. Il suo Chelsea batte anche il "suo" Milan, dopo il 2-0 rifilato all'Inter a Pasadena. A Baltimora accorrono in oltre 70.000, per un "sold out" che da queste parti non si verifica spesso per il soccer, e assistono al 2-1 del Chelsea sui rossoneri. Eppure il risultato è ingeneroso nei confronti del Milan, che nell'arco dei 90 minuti si è espresso al meglio, al punto che un pareggio sarebbe stato più giusto. Ma le indicazioni di queste partite vanno al di là del semplice risultato, bisogna guardare oltre, e il Milan ha inviato qualche segnale positivo. Al termine, ovviamente, abbracci e baci a metà campo tra Ancelotti e Leonardo, e con tutti gli altri giocatori rossoneri.

Leonardo non ha più voglia di esperimenti, o di tentare nuove strade sul piano del gioco. Dopo aver proposto nelle prime amichevoli un Milan col 4-2-3-1, Seedorf trequartista alle spalle dell'unica punta, linea difensiva altissima e ricerca del pressing, già ad Atlanta e anche stavolta contro il Chelsea riecco il Milan dei tempi di Ancelotti: si rivede Seedorf in linea coi centrocampisti nel 4-3-1-2 di sempre, mentre Ronaldinho è il rifinitore alle spalle delle due punte, una delle quali è Pato, fresco sposino, che ha solo tre giorni di allenamento nelle gambe ma giocherà lo stesso tutti i 90': potenza dei viaggi di nozze. Ma insomma quello che invia Leonardo è un preciso messaggio al club: finché non arrivano nuovi acquisti - e finora non ve n'è traccia - il Milan sarà lo stesso dello scorso anno, altro che rivoluzioni.

L'avvio di gara è da brividi, perché il Chelsea aggredisce sulle fasce, proprio dove il Milan è più tenero: soprattutto dalla parte di Oddo (disastroso) ma anche da quella di Zambrotta si balla assai. Al 5' Drogba fallisce una conclusione di testa da un metro, ma due minuti più tardi pronuncia la sua sentenza: palla libera ai 30 metri, Pirlo non va in pressing e l'ivoriano scarica un destro di spaventosa potenza, da fermo, dritto sotto l'incrocio alla destra di Kalac, che nonostante i suoi tentacoli non può arrivarci. Saranno altre le esitazioni del portiere australiano, soprattutto in uscita: urge il rientro di Dida. Fino al quarto d'ora è il Chelsea a menare le danze, col Milan che arretra e non riesce a uscire, con l'eccellente Zhirkov che martella da sinistra. Poi i rossoneri in qualche modo alzano la linea difensiva, accorciando gli spazi e impedendo a Lampard di muovere il pallone, e la partita lentamente cambia. Una respinta di piede di Cech su destro dal limite di Pirlo (19') segna l'inversione di tendenza. Muove il pallone con lentezza, il Milan, ma se non altro lo tiene tra i piedi e il Chelsea rincorre. Nesta e Thiago Silva sembrano già affiatati al centro della difesa, Flamini offre il suo robusto contributo in interdizione. Seedorf è attivissimo e avvia l'azione combinata con Borriello su cui lui stesso, raccogliendo un pallone in area, colpisce la traversa (29'), finché al 38' firma il pareggio: destro in corsa dal limite su pallone che Ronaldinho gli appoggia a dovere, difendendolo spalle alla porta, con Cech leggermente impreparato e 1-1.

C'è più Milan che Chelsea anche nella ripresa, nonostante un'incursione di Anelka chiusa da un rasoterra a lato (3'). Mentre il ritmo cala, perché il 24 luglio le gambe non possono essere toniche, sono ancora Seedorf e Ronaldinho a offrire squarci di qualità assoluta. Dopo una loro combinazione rapida al limite dell'area (4') Seedorf alza di poco il pallonetto, mentre il brasiliano colpisce la traversa al 13' su punizione da 20 metri. Solo Milan, ma a questo punto riecco in evidenza Yuri Zhirkov, non a caso uno dei migliori centrocampisti d'Europa: il russo prima colpisce di testa in mischia (17') costringendo Thiago Silva al salvataggio sulla linea, poi 7' più tardi, dopo un'azione confusa in cui si è visto anche il redivivo Shevchenko (destro respinto da Kalac), firma il 2-1 con un sinistro rasoterra chirurgico, in corsa, dai 18 metri.

Gli assalti finali del Milan non avranno esito, e del resto negli ultimi venti minuti ci saranno più sostituzioni che gioco. Al 91' il guizzo di Inzaghi, che si avvita di testa in area, esalta i riflessi di Cech, e pochi istanti dopo l'americano Onyewu, qui festeggiatissimo, sfiora il palo di testa su cross di Oddo. Per i rossoneri è la terza partita in terra americana senza vittorie, dopo il 2-2 coi Galaxy a Los Angeles e l'1-2 di Atlanta contro il Club America.

CHELSEA-MILAN 2-1

MILAN (4-3-1-2): Kalac; Oddo, Nesta (22' st Onyewu), Thiago Silva (32' st Kaladze), Zambrotta (29' st Jankulovski); Flamini, Pirlo (27' st Gattuso), Seedorf (19' st Abate); Ronaldinho (34' st Di Gennaro); Pato (36' st Inzaghi), Borriello (22' st Zigoni).

CHELSEA (4-3-1-2): Cech; Bosingwa (45' st Hutchinson), Ivanovic, Terry, A. Cole; Belletti, Mikel, Zhirkov (40' st Mancienne); Lampard: Anelka (18' st Shevchenko), Drogba (29' st Pizarro).

Arbitro: Geiger (Usa).
Reti: 7' pt Drogba, 38' Seedorf, 24' st Zhirkov
Note: ammoniti Flamini, Ivanovic, Oddo. Spettatori 71203.

Via | repubblica.it

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