lunedì 20 luglio 2009

Armstrong ammette:"Alberto è il più forte"

Lance Armstrong è un vero Signore. Il 37enne texano, sette volte vincitore della Grande Boucle, ha dato addio ai sogni di vittoria salita finale di Verbier, quando Alberto Contador ha messo il turbo e ha lasciato tutti a debita distanza. Ciò nonostante, Lance ha riconosciuto immediatamente la superiorità del compagno di squadra: "E' chiaro che abbiamo il corridore più forte nella corsa. Questo è uno sport di squadra, dunque nessuno di noi, Andreas (Kloeden, ndr) o io stesso, può ragionare individualmente ma dobbiamo pensare al bene del team. Penso che ora per me sia giunto il tempo di mettere da parte le mie possibilità di successo, e concentrarmi solo sulla squadra".
L'Astana rischia di dominare la scena fino a Parigi: "Siamo fra i corridori più forti, dunque penso che se correremo in modo davvero intelligente, potremmo avere un vincitore e tre ragazzi tra i primi cinque. Questa è davvero un'opportunità speciale. Penso ora che è tempo per me di mettere da parte le mie probabilità di successo, e concentrarmi sulla squadra".
La sportitività di Armstrong trapela anche dalla sua pagina di Twitter: "Verbier si è rivelata dura come pensavo. Alberto è stato super e ha assestato un gran colpo. Complimenti di cuore".
Lo scalatore spagnolo incassa le belle parole, ma non si sente ancora vincitore: "Sono in ottima forma, ma c'era sempre qualche dubbio sull'esito finale della tappa, anche se comunque mi sentivo abbastanza a posto. La salita è stata affrontata a tutta velocità e questo mi piace. Ho attaccato anche prima del previsto, mi sono detto che era il momento di provare. Conquistare la maglia in una giornata come questa, con la vittoria di tappa davanti a tantissima gente, mi rende davvero contento".
Ora sarà fondamentale, prima della passerella finale sui Campi Elisi, non avere pause nelle cinque vere tappe che restano: "Penso che la cosa la più dura ora sarà controllare ora la gara e non incappare in una giornata storta. Ci sono molti corridori che proveranno ad attaccare e guadagnare in ogni momento ma la cosa più importante sarà recuperare le energie e provare a controllare la gara".
Nessun problema neanche all'interno dell'Astana. I rapporti interni alla squadra, viste le nuove gerarchie, dovrebbero cambiare nell'ultima settimana della corsa. Contador si prende i gradi di capitano, ma resta tranquillo: "Adesso bisogna puntare su di me. Penso che le differenze ora siano abbastanza evidenti. In circostanze normali, la squadra lavorerebbe per me. Non penso che ci saranno problemi da questo punto di vista"
Nel 2008 il campione iberico ha dominato Giro e Vuelta, ma non ha potuto correre il Tour, per l'esclusione dell'Astana, non gradita dopo gli scandali di doping che avevano coinvolto Vinokourov e Kasec. Quest'anno, invece, il successo alla Grande Boucle sta già brillando in bacheca: solo lui può perderlo.

Via | it.eurosport.yahoo.com

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