domenica 19 luglio 2009

In Italia solo 30 esemplari per il gioiello della tecnologia

Per essere esclusiva, lo è sicuramente: soltanto 30 esemplari sono previsti per il nostro Paese su un totale di duemila destinati all’Europa (20 mila in tutto nel mondo). La IS 250C porta la Lexus nel ricco campo delle cabrio-coupé di categoria medio-alta, ampliando la gamma in un momento non proprio esaltante per il marchio di lusso della Toyota, che ha visto quasi dimezzarsi le vendite in Italia nel primo semestre dell’anno (496 contro le 900 dell’analogo periodo 2008).

Però, è nei momenti difficili che si deve reagire. La IS 250C, al di là dei numeri, amplifica la presenza di un nome che in Europa stenta ad affermarsi nella sfida con le collaudate concorrenti tedesche del settore malgrado l’elevato livello dei suoi prodotti. Come conferma questa «scoperta» a quattro posti e trazione posteriore di oltre 4,60 m, costruita in modo eccellente e rifinita con cura maniacale, dotata di tutti i più raffinati contenuti tecnologici e dal prezzo competitivo (da 52.800 a 57.800 euro a seconda degli allestimenti prescelti).

Derivata dalla berlina, di cui conserva pochi elementi, e rinforzata nella struttura, la IS 250C è proposta con un’unica motorizzazione, un modernissimo V6 benzina a iniezione diretta di 2.5 litri da 208 Cv, abbinato a un cambio automatico sequenziale a 6 rapporti, che si può adoperare con levette al volante.

Le prestazioni non sono da urlo (210 km/h, 0-100 l’ora in 9 secondi), ma più che sufficienti per garantire una guida divertente, con una buona fluidità di marcia e una silenziosità esemplare, sia a vettura aperta che chiusa.

Anche la Lexus ha scelto la comoda soluzione del tetto metallico, che permette di trasformare rapidamente la IS 250C da cabriolet a coupé. Un’operazione lampo (appena 20 secondi): si preme un tasto e il tettuccio (una struttura con pannelli in alluminio), grazie all’intervento di 15 motorini elettrici e 37 sensori, si scompone in tre elementi che si ripiegano nella parte posteriore.

A differenza di altre auto, qui si può agire soltanto a vettura ferma. In compenso, la manovra si arresta se il tetto, che nel ripiegamento oltrepassa il paraurti, «sente» un ostacolo (ad esempio, un veicolo parcheggiato a stretto contatto). La capacità del bagagliaio varia di 235 a 583 litri, come dire due sacche da golf.

«Due auto in una» proclamano con convinzione i designers giapponesi. Non originale, ma vero, anche perchè si sono sforzati di creare una vettura esteticamente gradevole in entrambe le configurazioni, con una aerodinamica sorprendente (il valore di Cx è di appena 0,29).

Un aspetto un po’ massiccio, se vogliamo, ma capace di infondere un senso di solida tranquillità, che rispecchia i tanti sistemi di sicurezza attiva e passiva proposti (c’è persino un airbag per proteggere le gambe del passeggero anteriore).

Gli interni sono eleganti e spaziosi, con un pratico meccanismo elettrico di accesso ai sedili posteriori, e il sistema di climatizzazione è in grado di autoregolarsi a seconda si viaggi in modalità cabrio o coupé. Sedili avvolgenti, con un nuovo design dei poggiatesta per ridurre il rischio dei «colpi di frusta».

Certo, un modello del genere non può che rappresentare uno sfizio. Ma, crisi o non crisi, sognare non è vietato. E guidare la IS 250C sulle strade della Costa Azzurra permette di guardare al futuro con occhi meno scuri.

Via | lastampa.it

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