giovedì 16 luglio 2009

Sbarca su Facebook la protesta per il Gabbo

‘Giustizia per Gabbo’. ‘Così Gabriele muore due volte’, o ‘Una vita persa e solo sei anni. Vergognati italia’. Vola su web e rimbalza in queste ore soprattutto su Facebook la rabbia dei tifosi, non solo laziali, per la sentenza della corte di Assise di Arezzo che martedì scorso ha condannato a sei anni, con l'accusa di omicidio colposo, l'agente di Polizia Luigi Spaccarotella che l'11 novembre 2007 sparò da un'area di servizio dell'autostrada del Sole uccidendo il tifoso della Lazio Gabriele Sandri, di 26 anni.

Sono quasi 5.500 gli iscritti su Facebook al gruppo 'Giustizia per Gabriele'. I messaggi in bacheca sono 911. Dei più diversi: si va da chi non trattiene il proprio sdegno per una condanna che ritiene poco giuta a chi invece invita alla calma, a chi attende una probabile manifestazione di tifosi per scendere in piazza, stavolta anche con i colori giallorossi, e dimostrare la propria contrarieta’ al verdetto del tribunale.
Il più delle volte sono stringati. Poche frasi che però non lasciano spazio a dubbi: ‘non c'è giustizia’, ‘che schifo, sentenza ridicola’, si scrive sulla pagina online. Dove cadono le differenze politiche, i colori del cuore, le appartenenze calcistiche. Qualcuno, riferito a Gabbo, scrive: ‘sei un altra vittima della giustizia italiana, come Carlo Giuliani’.
Mentre Gianfranco, ancora su Facebook, lascia questo pensiero: ‘Lo Stato ha dimenticato. Noi no’. Manuel, riferendosi all’agente Spaccarotella, aggiunge: ‘lui ha mirato per prendere un uomo non per prendere un cervo...’. ‘Quanti Spaccarotella ci sono – chiede invece Renato - quanti esaltati dal fatto di indossare una divisa o di portare una pistola ci sono?’. ‘Se moriva Spaccarotella chiudevano gli stadi’, scrive un altro degli iscritti ai gruppi. Ivan non è meno diretto: ‘La vita di una persona non può valere soltanto 6 anni.. Vergogna’’.
Anche sul web le voci della Curva Nord, tempio del tifo laziale, sono decise. Una dice: ‘’Dove lo Stato si ferma noi andiamo avanti’’. Susanna aggiunge: ‘’il padre di Gabbo è sempre un gran signore. Al posto suo avrei fatto un casino’’. Luca, invece, è categorico: ‘’Ultras in galera, siate voi la giustizia italiana’’. Qualcuno, qua e là tra le righe dei post, molti dei quali scritti in maiuscolo e senza pensare alla forma, usa anche il termine ‘vendetta’, ‘rabbia’, ‘delusione’ e ‘piazza’. Altri annunciano: ‘’Ora vedrete la nostra giustizia’’. ‘’Ci avete dimostrato che la legge non è uguale per tutti’’, è uno dei pensieri piu’ ricorrenti.
Un ultrà che studia Giurisprudenza confessa: ‘’Da quando hanno letto la sentenza non riesco proprio ad aprire i libri. Si parla di certezza del diritto, ma l'unica certezza è che 'Spararotella' non si farà nemmeno un giorno di carcere fino al giudizio di appello’’. Dal web parte anche la proposta di un appello al capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Una mail da inviare al Quirinale per esprimere disapprovazione contro la sentenza.
E se le tifoserie sono unite nel mostrare pollice verso al verdetto di Arezzo, su web il tam tam dei biancocelesti rilancia il servizio di Valerio Cataldi mandato in onda dal Tg2. Il video, cliccato anche su Youtube, che ricostruisce attraverso le chiamate dei soccorritori, quello che avvenne l'11 novembre del 2007 nell'autogrill di Badia al Pino, lungo l'autostrada A1. ‘’Probabilmente un'azione di polizia per cui non vogliono raccontarci nulla. Però vogliono (un'ambulanza, ndr) con un medico’’, dice la persona di turno al Centro organizzativo autostrade alla centralinista del 118 che sta cercando di indirizzare i soccorsi.
Il 113 ha chiesto l'intervento di un'ambulanza con medico: una procedura fuori protocollo. ‘’E’ per non dimenticare’, è scritto in un commento al video postato. Mentre qualcuno annuncia: ‘’Non ci sono mai andata ma questa volta sarò in piazza con tutta l'Italia che vuole giustizia’’. Sono in molti a riconoscersi in un post che dice: "un pensiero per Gabriele, perché sappia che sarà sempre nei nostri cuori e che la sua famiglia non sarà mai sola".

Via | adkronos.com

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