martedì 15 dicembre 2009

Zamenhof

A Zamenhof è dedicata la home page di Google.
Zamenhof Ludwik Lejzer, questo l' interno nome, è l' inventore dell' esperanto, ed il logo di google che lo festeggia contiene una bandiera al posto della elle.
E' un medico molto poliedrico. L' esperanto è la lingua ausiliaria creata appunto da lui. E' una vera e propria lingua artificiale creata da Zamenhof. Zamenhof, uno sconosciuto da tanti ma un personaggio da festeggiare per Big G.
E pensare che di Zamenhof io conoscevo solo il secondo portiere della squadra classica di pro evolution soccer nelle varie edizioni...

giovedì 22 ottobre 2009

Recensione Di Europa Casino Offerta da CasinoOnlinePlus

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lunedì 5 ottobre 2009

MusicTexts | Il Motore Di Ricerca Dei Testi

Tutti gli artisti e tutte le loro canzoni insieme...
Dove? In MusicTexts | Il Motore Di Ricerca Dei Testi.
Artisti Italiani e Stranieri, Canzoni famose e non in un unico grande sito.
Dov' è la novità? La novità è che MusicTexts | Il Motore Di Ricerca Dei Testi è il primo del genere ad avere un' impostazione Blog ed ha una navigazione facilitata grazie al widget Cerca che vi permetterà di trovare immediatamente ciò che cercate.
Cosa aspettate andate su musictexts.altervista.org.

mercoledì 23 settembre 2009

Italian-Blog, il blog di Italianboss12

Italian-Blog è un sito adatto a tutti. Dai ragazzi agli adulti!
Esso è gestito da Italianboss12, il quale propone ai suoi utenti notizie ed aggiornamenti quasi giornalieri su moltissimi argomenti, dal Guadagno Online (con siti fenomenali e soprattutto paganti) a informazioni generali su qualsiasi tema!
Su Italian-Blog inoltre potrai trovare anche una fantastica Chat in Homepages per poter parlare con tutti gli utenti connessi in quel momento.
Non esitare, visita il sito e lascia un commento… Ti aspetto!

giovedì 17 settembre 2009

Sbarca sul web The Playlist - One Day One Song



E' nato ieri un nuovissimo blog che raccoglierà tutte le più belle canzoni. Ogni giorno verrà aggiornato con almeno una nuova canzone. Nessuna distinzione di genere musicale, a trionfare sarà semplicemente la buona musica.
Andate subito a visitarlo al link:





sabato 29 agosto 2009

Logo Google : Buon compleanno Michael Jackson


Oggi Google regala la homepage al Re del Pop.
Un logo che non lascia dubbi e ci fa stringere il cuore, tutto dedicato al famigerato cantante ballerino che oggi avrebbe compiuto 51 anni. Continua a leggere...

Via | socialpost.info

venerdì 28 agosto 2009

Europa League, tutto sui sorteggi delle italiane

Il Grimaldi Forum di Montecar lo affollato dai rappresentanti del le 48 società che per i prossimi quattro mesi daranno vita alla fase a gruppi della competizione. Genoa, Lazio e Ro ma le nostre rappresentanti, chiamate a riportare un trofeo che manca dall’Italia da ben 10 anni.
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Via | corrieredellosport.it

"Happy Days" è la serie tv più amata


Fonzie e la famiglia Cunningham, il capitano Kirk con la sua nave Enterprise oppure i terribili cugini Bo e Luke Duke e la loro eterna sfida contro Boss Hogg e lo sceriffo Rosco P. Coltrane. Continua a leggere...

Via | tiscali.it

Ronde sulle Alpi contro lupi e cinghiali

Allevamenti decimati, campi distrutti da gruppi di cinghiali, lupi o cani randagi. La Coldiretti lancia l'allarme sulla presenza massiccia di animali selvatici nei dintorni di alpeggi e centri abitati e lancia una proposta alle organizzazioni ambientaliste nelle vallate cuneesi: organizzare turni di volontari che collaborino con i pastori alla sorveglianza di greggi e mandrie minacciate dai raid dei branchi senza controllo.
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Via | corriere.it

Mourinho: «Minacce Islam? La colpa è vostra»

José Mourinho se la prende con i media, dopo le presunte minacce di morte rivoltegli da alcuni siti di fondamentalisti islamici. Oggetto degli attacchi al tecnico dell'Inter sarebbero, secondo quanto scrive il Daily Star, le sue dichiarazioni su Sulley Muntari e la sostituzione del giocatore ghanese (domenica contro il Bari) giustificata dall'allenatore con i problemi di condizione fisica provocati dal digiuno per il Ramadan.
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Via | corriere.it

Berlusconi querela La Repubblica: "Mi diffama"

Il premier Silvio Berlusconi ha deciso di querelare La Repubblica, chiedendo un risarcimento di 1 milione di euro, perché ritiene "palesemente diffamatorie" le 10 domande sul caso Noemi e per un articolo del 6 agosto dal titolo ''Berlusconi ormai ricattabile''.
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Via | ansa.it

Re delle truffe online arrestato grazie ad una lettera


Caduto in trappola per una donna. Come in un film la storia del malvivente si conclude in carcere a causa di una rappresentante del gentil sesso. Carlo Rao, 31 anni, truffatore specializzato in raggiri online, è stato raggiunto da un mandato d’arresto europeo, e come in "Prova a prendermi" di Steven Spielberg, è stato scovato a Tolosa, in Francia, dove si nascondeva. Continua a leggere...

Via | lastampa.it

Scuola, la nuova riforma

Un anno di tirocinio per legare teoria a pratica, assunzioni solo in base alla necessità per evitare il precariato, più inglese e competenze tecnologiche. Sono alcune delle novità contenute nel regolamento presentato dal ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Mariastella Gelmini, con cui cambia radicalmente la formazione iniziale degli insegnanti.
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Via | ilsole24ore.com

Ospedale di Torino, doppio trapianto di polmoni e fegato

E' stata una vera e propria maratona quella che si è svolta all'ospedale Molinette di Torino, dove ad un uomo di 30 anni sono stati trapiantati contemporaneamente due polmoni e il fegato. Continua a leggere...

Via | romagnaoggi.it

Google Earth trova il mostro di Loch Ness

Google Earth ci svela le meraviglie della Terra, mostrandocela in tutto il suo splendore e mettendone in risalto anche i dettagli.
Questa volta, grazie agli scatti satellitari, è stato addirittura immortalato il più celebre inquilino del lago di Loch Ness, ovvero l'inafferrabile mostro.
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Via | cellulare-magazine.it

Da vedere "L' Era Glaciale 3"

Nuove avventure si affacciano sulla strada percorsa dall’ affiatato gruppo di amici: accantonate per un attimo le golose brame della ghianda, ora Scrat incontra l’amore negli occhi ammalianti della scoiattola Scattina e mentre il tigrotto Diego lotta con il passare degli anni per conservare la verve di un tempo, il cucciolo di mammut di Manny e Elli sta per nascere.
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Via | affaritaliani.it

A Guantanamo a 12 anni, chiede i danni agli Usa

Il bambino cresciuto a Guantanamo ha una barba da taleban e lo sguardo smarrito. La luce della sua terra non la vedeva da sette anni. Ne aveva dodici quando gli americani lo portarono nel carcere speciale accusato di un crimine che non aveva commesso. Ieri, Mohammed Jawad, è tornato a Kabul e da uomo libero ora pretende giustizia.
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Via | lastampa.it

Antitrus indaga su Google News

L´Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato italiana ha avviato un´indagine su Google Italia per capire se sussistono termini di illiceità o scorrettezza in alcuni comportamenti messi in atto per il servizio Google News Italia. Continua a leggere...

Via | dinoxpc.com

I detenuti protestano e aggrediscono gli agenti

Le carceri scoppiano e, complice il caldo, la situazione negli istituti di pena di tutta Italia rischia di diventare esplosiva. Ieri un agente di polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Rossano, in provincia di Cosenza, è stato aggredito da un detenuto che ha tentato di infilzarlo utilizzando un manico di scopa spezzato e reso tagliente e appuntito.
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Via | ilsole24ore.com

Toyota chiude la sua prima fabbrica dopo 72 anni

Toyota ha annunciato la chiusura di un impianto per la prima volta nei suoi 72 anni di storia.
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Bersani vuole espropriare Berlusconi

Passa per essere il più severo con Di Pietro e i dipietrismi fra i tre candidati alla segreteria del Pd. Ma, ieri sera, alla Festa nazionale del Pd di Genova, a un tratto Pierluigi Bersani sembrava Di Pietro. Con tutt’altro tono, con tutt’altro aplomb, con tutt’altro approccio verbale. Sostituendo le ruvidezze lessicali molisane, con morbidezze emiliane, i «che c’azzecca» con le esse sciolte, i «voglio dire» con «’sto ambaradan».
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Via | ilgiornale.it

Toro cede Dzemaili e Amoruso e prende Leon e Coppola

Siamo al capolinea. Forse manca ancora una fermata, poi Blerim Dzemaili sarà accontentato. Come desiderava, lo svizzero lascia il Torino dopo una stagione in cui non è riuscito a segnare neppure un gol. Oggi la giornata decisiva, la sua destinazione più probabile è Napoli. Così potrà continuare a giocare in serire A, così non perderà la possibilità di partecipare al Mondiale del prossimo anno. Ieri i due dg, Foschi e Marino, hanno avuto più contatti.
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Via | lastampa.it

Telecom cacciata dall' Argentina


Per Telecom Italia le grane in America latina non finiscono mai. L’ultima ancora dall’Argentina. L’Antritrust locale, la Cndc, obbliga il gruppo italiano a «disinvestire» i suoi asset nel Paese, poiché la presenza di Telecom mette rischio la concorrenza nel settore telefonico. Significa fondamentalmente una cosa: abbandonare il controllo di Telecom Argentina, il secondo operatore telefonico del Paese. E la Cndc chiede di portare a termine il processo entro dodici mesi.
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Via | ilgiornale.it

Stupratore ganese evaso era in giro per Milano

Per lui parlano il soprannome «la Bestia» e il curriculum sviluppato tra Reggio Emilia e Bologna: tentato stupro e rapine a coetanei a 15 anni, furti a 17, stupro con sevizie a 18, aggressione a una guardia e fuga dal carcere, ancora un aggressione a una donna il giorno dopo l’evasione.
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Via | ilgiornale.it

Procura apre inchiesta riguardo alla Grotta Azzurra

Non è pericolosa la Grotta azzurra, non vi sono tracce di sostanze chimiche nocive. Lo confermano i dati dei prelievi effettuati dall´Arpac. Via libera dunque alle imbarcazioni con i turisti, soddisfatti i sindaci e la Regione. Ma il procuratore Lepore apre un´indagine sulla schiuma sospetta. E polemizza con la Regione, che aveva criticato la Capitaneria: "Non si attacca chi fa prevenzione a tutela della salute dei cittadini"

La Procura di Napoli fa i suoi accertamenti per chiarire la storia dell´inquinamento che appare e scompare. Una misteriosa scia di schiuma che nel giro di quarantott'ore fa abbassare e rialzare il sipario su uno degli scenari naturali più belli e conosciuti al mondo. Decisioni su cui la Procura ritiene necessario un approfondimento.
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Via | repubblica.it

Roma super, Totti ne segna tre Lazio e Genoa avanti


La strada che porta alla finale di Amburgo del prossimo 12 maggio passa anche da papere, finezze, brividi e qualche ingenuità. L’Europa League promuove Roma, Lazio e Genoa, tutte e tre qualificate alla fase a gironi. I giallorossi, dopo il generoso 3-3 in Slovacchia, questa volta non regala nulla al Kosice, travolgendolo 7-1 (come a Gand) con un primo tempo perfetto.
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Via | libero-news.it

giovedì 27 agosto 2009

Dal 2010 Nokia Money offrirà servizi bancari

Nokia sbarca anche nel mercato dei servizi finanziari tramite telefonia mobile, annunciando il lancio di Nokia Money. Una nuova piattaforma per l’accesso alle operazioni finanziarie di base, come transazioni e acquisti, che si potranno effettuare dal proprio telefono cellulare. Secondo quanto riferito dal gruppo con un comunicato, si punta a rendere queste operazioni semplici, come effettuare una telefonata o inviare un Sms.
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Via | lastampa.it

lunedì 24 agosto 2009

Programma fa catturare 4 rapinatori seriali

Continuano i successi del nuovo software utilizzato dalla polizia milanese contro i rapinatori, soprattutto seriali, che compiono reati ai danni di esercizi commerciali. Il programma informatico «K-Crime», analizzando i dati raccolti nei casi precedenti, non solo crea il profilo del rapinatore, ma spesso ne anticipa perfino le mosse. Il sistema, inventato e sviluppato direttamente da due poliziotti dell'Ufficio prevenzione generale, ora viene gestito direttamente dalla Squadra Mobile. Tra gli ultimi arrestati c'è il caso di un romano di 35 anni, Marco Ferrari, pregiudicato per truffa, rapine e stupefacenti, al quale vengono contestate 5 rapine, messe a segno tra il 16 luglio e il 18 agosto; è sospettato di altre 9. L'uomo, originario di Roma, agiva a Milano; ha precedenti per truffa, rapina e spaccio di droga. Lo ha tradito la sua «serialità»: era in via Plinio quando i poliziotti motorizzati dei Falchi lo hanno bloccato. Nello scooter con cui fuggiva dopo le rapine sono stati trovati il taglierino e il cappellino filmati dalle telecamere di sorveglianza delle banche prese di mira. Due delle rapine sono state compiute nello stesso giorno, il 17 agosto, in via Venini e in via Plinio; nella rapina del 13 agosto Ferrari aveva anche preso in ostaggio una donna per costringere il dipendente della banca a farsi consegnare il denaro.
RAPINA SVENTATA A CINISELLO - Sempre il software «Key crime» ha permesso di arrestare tre pregiudicati per la tentata rapina, del 22 agosto scorso, a un centro commerciale di via Aquilea a Cinisello Balsamo. A finire in manette sono stati Marcello Mazzeo, 37enne noto per ricettazione e droga, Michele Di Nuzzi, 32enne sorvegliato speciale, e Davide Licari 41enne con diversi precedenti e un foglio di via dal comune di Milano. I tre, dopo aver effettuato il sopralluogo, erano pronti a entrare in azione con passamontagna e pistola giocattolo, ma sono stati bloccati dagli agenti. Due di loro sono accusati anche della rapina a un supermercato di via Ornato, il 19 agosto scorso: in quel caso un poliziotto libero dal servizio aveva tentato di bloccarli. C'era stata una colluttazione, ma erano riusciti a fuggire con mille euro.

Via | corriere.it

Superenalotto, a vincere è lo Stato

Nuovo record per il Superenalotto: agosto non è ancora finito, ma i 568.030.609 euro già raccolti finora lo incoronano mese record per il gioco a premi che negli ultimi sei mesi ha fatto sognare gli italiani.

Lo riporta Agicos, agenzia giornalistica di concorsi e scommesse.

Complice il vertiginoso jackpot di 147,8 milioni di euro - il più grande d'Europa e il secondo maggiore del mondo, vinto sabato scorso dal possessore di una schedina da 2 euro giocata in un bar di Bagnone, in provincia di Massa Carrara - le giocate dell'ultimo concorso sono state di 120.133.928 euro.

Superato dunque il precedente primato di ottobre 2008 - in cui venne messo il palio un jackpot da 100 milioni -, mese in cui gli italiani spesero oltre 564,4 milioni di euro per dare la caccia al 6.

Ad oggi, quando mancano ancora tre concorsi alla fine del mese, la raccolta ha già fatto segnare un aumento del 29% rispetto agli incassi di luglio, mentre il paragone con l'agosto 2008 vede un incremento di quasi il 74%.

La combinazione vincente non usciva dal gennaio scorso. Secondo Agipronews, all'erario in oltre sei mesi e mezzo è andato circa un miliardo di euro.

Via | it.reuters.com

Cincinnati, vince Federer

CINCINNATI - Roger Federer è davvero tornato. E chi ne decretava l'imminente fine - questa volta a causa della distrazione da (doppia) paternità - dovrà nuovamente ricredersi. Lo svizzero trionfa a Cincinnati, batte Djokovic 6-1 7-5, con lo stesso piglio con il quale ieri aveva respinto l'assalto di Murray. Il modo in cui il n.1 al mondo vince il Masters 1000 nordamericano, sia per il livello di gioco prodotto che per la perentorietà con la quale lo svizzero esce da una due giorni nella quale si incrociavano i top four, sono i chiari sintomi di un giocatore tutt'altro che appagato dai 15 Slam, tutt'altro che distratto dalle recenti evoluzioni familiari.

Forse, stavolta, aveva ragione. Lui che è sempre stato un fenomeno limitato - in parte, visti i risultati - dall'emotività, aveva detto una prima volta, dopo il successo di Parigi, che da quel momento in poi avrebbe giocato senza pressione. Ed era sembato davvero così per tutto il torneo di Wimbledon. Ma poi era arrivata la finale. E la partita, merito anche di un grandissimo Roddick, ma anche colpa dei fantasmi residui che ancora albergavano in Roger, il record di Sampras, la parata di leggende che lo stavano guardando, Pete in primis, il ricordo della finale persa l'anno prima con Nadale - era diventata un infinito tormento.

Federer, nel modo incredibilmente bello per quanto è stato estenuante, ne era uscito, e lo aveva ridetto: "Non ho più nulla da chiedere alla mia carriera, d'ora in poi giocherò senza pesi". E stavolta sembra vero. A Cincinnati, nelle ultime due partite - quelle che contavano - si è rivisto un Federer stellare. Capace di annichilire gli avversari più ostici, quelli che di recente lo avevano spesso battuto e ne avevano messo in dubbio la supremazia. Capace di giocate stellari come e persino più che in passato. Roger che colpisce quasi solo di controbalzo, che attacca con la palla corta sulle risposte al servizio e poi chiude con delizie al volo. Roger che magari si prende le sue pause, ma che poi, nel momento in cui gli avversari cominciano a crederci, torna a martellare più di prima.

La finale con Djokovic è quasi la fotocopia della semi contro Murray. Federer si invola nel primo set dopo un lunghissimo secondo game in cui ottiene il break. Djokovic potrebbe anche fare di più, ma la gran parte del merito va allo svizzero che gli ruba sistematicamente il tempo. Il primo gioco del serbo arriva sul 5-0 per l'avversario e il 6-1 segue inesorabilmente.

Sembra tutto facile ma ecco la pausa. Una palla colpita male, uno smash non chiuso per eccesso di sicurezza, e Federer subisce il break nel secondo gioco del secondo set. Il serbo trova fiducia, continua a pressare e va 3-0. Lo svizzero, però, non se nè andato e raddrizza subito il match, portandosi sul 3 pari. Si va avanti senza break fino ma sul 4-5 e servizio, Federer deve affrontare un 30-40 che vale un set point. Ne esce con 3 prime palle di servizio ingiocabili, non darà più altre chance. E sul 5 pari 30 pari e servizio, il serbo gioca una delle sue improbabili smorzate che spesso gli costano punti anche importanti. La palla corta si ferma sul nastro, Federer va al break point e non fallisce. Il game successivo è poco più che una formalità

Per Federer è il 61mo titolo in carriera. A Cincinnati vince per la terza volta, gli era già riuscito nel 2005 e nel 2007. "Ho imparato a cambiare i pannolini, ormai gli uomini lo fanno - ha detto durante la cerimonia di premiazione, raccontando che la sua presenza nell'Ohio e anche nell'imminente (via il 31 agosto) Flushing Meadows, era fortemente in dubbio. "Il parto è avvenuto in anticipo, altrimenti non so se sarei potuto essere qui e a New York". La capacità di farsi trovare pronto agli Slam - non manca una semifinale da Parigi 2004, ha partecipato a 20 delle ultime 25 finali, vincendone 15 - è evidentemente una delle tante sfaccettature del suo immenso e impareggiabile talento. A prova di paternità.

Via | repubblica.it

Ancora stolking, stavolta in Sicilia

Gli uomini del comando dei carabinieri di Castelbuono hanno notificato un provvedimento di divieto di dimora nel comune delle Madonie a un palermitano accusato di stalking. Per diversi mesi l’uomo ha minacciato e perseguitato l’ex compagna che aveva deciso di lasciarlo. La misura è stata disposta dal gip di Termini Imerese. L’inchiesta è nata dalla denuncia della donna, stanca delle molestie. Oltre al divieto di dimora, all’uomo è stato imposto di non comunicare con la vittima.

Via | livesicilia.it

Grande Fratello, Amici e X-factor salutano Sky

Un nuovo fronte si apre nella guerra di piattaforme tra Sky, Rai e Mediaset, quello dei reality e dei talent show. Grande Fratello, Amici e X Factor , non saranno più tra i punti di forza di Sky. I primi due, al via ad ottobre, andranno in onda su Mediaset Premium. I due programmi, con ascolti intorno alla 100 mila persone di media, sono stati uno zoccolo duro per il canale intrattenimento Sky Vivo (oggi Sky Uno).

Analogo il discorso per la terza edizione di X Factor, il talent show di Raidue anticipato all'autunno al posto dell'Isola dei famosi. Quasi sicuramente, oltre alla normale messa in onda in chiaro, le finestre sul programma si apriranno soltanto su Rai 4, il canale free del digitale terrestre Rai in onda anche su TivùSat, la piattaforma satellitare gratuita messa in piedi da Viale Mazzini, Mediaset e Telecom Italia Media e partita il 31 luglio come prima alternativa a Sky.

Lo scorso autunno, invece, l'Isola dei famosi, che pure debuttò con due appuntamenti quotidiani su Rai 4, facendo volare l'audience del canale di Carlo Freccero in Sardegna, prima regione italiana a passare completamente al digitale terrestre, andava in onda su Sky Vivo: l'Isola Daily, la striscia quotidiana del reality di Simona Ventura, metteva in fila medie di ascolto di tutto rispetto, tra i 150 e i 200 mila telespettatori.

Reality e talent show rischiano insomma di diventare, al pari del calcio, una sorta di cavallo di troia per portare un pubblico commercialmente pregiato e giovane dalle parti del digitale terrestre e di Tivu'Sat. Sky Vivo, diventato tra i canali di punta di Sky, facendo a meno di titoli affermati come Gf e Amici, dovrà rinnovare la propria offerta per fidelizzare l'ascolto. Da qui, tra le nuove proposte, il quiz di Mike Bongiorno Riskytutto, in onda da novembre, aspettando il ritorno del Fiorello show. Per il nuovo reality La tribù condotto da Paola Perego, al via mercoledì 16 settembre, invece, per ora niente live 24 ore su 24, ma solo la programmazione su Canale 5.

Via | tgcom.mediaset.it

Pescato piranha nel Po

Un esemplare di piranha di grosse dimensioni è stato pescato nei giorni scorsi nel Po, in una zona tra Torricella di Sissa e Torricella del Pizzo, nel Parmense. Come l'esemplare pescato sia finito nel fiume resta un mistero. L'ipotesi più probabile è che si tratti di un pesce proveniente da un acquario esotico casalingo. Il proprietario, a un certo punto, ha preferito disfarsi del predatore, gettandolo nel fiume.

Il pescatore, sorpreso perché non riconosceva l'esemplare pescato, si è così rivolto per una consulenza all'Acquario del Po di Motta Baluffi (Cremona) dove, dopo un esame accurato, si è accertato che il pesce sarebbe proprio un piranha, per l'esattezza della varietà Pygocentrus Nattereri, conosciuto come Piranha rosso.

Si tratta di un pesce d'acqua dolce che può raggiungere i 30 cm, diffuso in Sudamerica nei bacini del Rio delle Amazzoni e nei fiumi del Paraguay. Predatore vorace, si nutre di insetti, vermi, crostacei, pesci, mammiferi e uccelli.

Via | tgcom.mediaset.it

Bagnone, sono 5 i sospetti vincitori

«Magari fra qualche mese, ma prima o poi lo si scopre» dicono in piazza. Il tono non è minaccioso. Oggi a Bagnone sono tutti euforici, quasi avessero vinto in gruppo: sorridono e parlano in tv. Ma quanto ci vorrà perché comincino a guardarsi con sospetto?

Gira voce che la schedina da 147 milioni sia già stata presentata all'incasso a Milano. In paese si dà la caccia al neomilionario. La possibilità che sia uno di fuori è stata esclusa come inaccettabile. «Speriamo non sia il prete o un albanese» dice il signor Franco Mazzi. Per ora si indaga in modo ridanciano, si sondano gli interlocutori con una battuta. Però c'è già una lista di indiziati. Giovannino Simonetti, detto Vanni, titolare della ricevitoria Biffi; Ugo Verni, l'uomo che per primo è stato indicato come il vincitore; Andrea Barbieri, quello del consorzio Gaia; Barbieri Enrico, l'ex direttore dell'ufficio postale; l'imprenditore edile Marginesi; Beppe Bazzali, scommettitore incallito. Frequentano il bar Biffi e, chi più chi meno, rispondono all'identikit fatto dal Vanni. Lui qualcosa sa, o mostra di sapere. Quella schedina prestampata da 2 euro, numero di serie 430, l'ha tenuta in mano. Dice che è stata giocata sabato 22 a mezzogiorno 17 minuti e qualche secondo, perché ha in tasca la ricevuta della 431, ore 12 e 18. Non è che dal bar Biffi passino in tantissimi, nemmeno d'estate quando ci sono i turisti e i bagnonesi emigrati che tornano per le ferie.a Avevo davanti un gruppo di tre o quattro persone — racconta Vanni —, mi hanno dato un po' di schedine e le ho giocate. Non so di chi fosse quella lì». Poi parla di un uomo del paese, fra i 47 e i 49 anni, scapolo. «Ma state attenti perché Vanni è un cercatore di funghi — dice il sindaco —, mente quasi per natura».


Se non mente, di certo depista. Sabato notte ha detto di aver ricevuto la telefonata del vincitore, un uomo che gli prometteva 6,9 milioni. Ieri raccontava di un'altra chiamata: «Una ragazza emozionata, mi ha ringraziato». I sospettati presentano i loro alibi. Andrea Barbieri, per esempio, impiegato del consorzio che si occupa di acquedotti e fognature, sabato era a Vico al Festival dell'Unità. «Serviva come volontario — dice una sua amica —. E ieri al telefono mi ha assicurato di non aver neanche giocato. Certo, lo dice lui...». Beppe Bazzali, responsabile gestione operativa di Manutencop: «Io al Superenalotto non gioco. È vero che scommetto, ma su calcio, basket e tennis. Poi ho la fidanzata e vivo a Genova, qui al paese c'è solo mia madre». Enrico, l'altro Barbieri: «Quando è arrivata la notizia era in piazza, mi pareva troppo tranquillo» dice il sindaco. Qualcuno parla di Riccardo Giumelli. «Il farmacista dell'ospedale di Pontremoli? È stato fatto il suo nome ma per me non c'entra» dice Ugo Verni.

È lui l'indiziato numero uno. Taglia l'erba e la legna per una ditta che fa lavori boschivi, è fidanzato con Elena, una russa. Ovviamente nega tutto, però sulla schedina si contraddice: «L'ho buttata, non era quella vincente. Era da 5 euro, non da 2». E poco dopo: «È la numero 432, ce l'ha mio cugino, gira con quella vantandosi di aver sfiorato il 6». Ha spento il telefono: «Mi hanno chiamato tutti quelli che hanno il mio numero. Se avessi vinto, dando una parte a ciascuno non resterebbe niente». Il sindaco, architetto Gianfranco Lazzeroni, convoca una conferenza stampa surreale. Partecipa anche un sosia di Renato Zero, in cerca di pubblicità. Lazzeroni ricorda la cipolla di Treschietto, gloria locale, «che è dolce e non dà problemi di digestione né di relazioni sociali», poi attacca: «La fortuna obbedisce a leggi che non conosciamo, ma stavolta la condivido: ha premiato gli sforzi di un pezzo d'Italia minore. Anzi, c'è chi dice che la Dea bendata abiti qui: in un giglio fiorentino del 400 ritrovato su una colonna». Una sua collaboratrice rincara la dose: «Questa è la Scozia d'Italia: terra di castelli, misteri, fate che ballano nelle selve, fantasmi. Ci è pure apparsa la Madonna su un castagno. Insomma, non ci manca nulla. Ora finalmente potremo far parlare di noi».

Via | corriere.it

domenica 23 agosto 2009

In aereo, troppo grassa chiedono di pagare per 2

Quando si viaggia in aereo attenti al peso! Dei bagagli ma non solo. Un'ammonizione non peregrina alla luce di quanto è capitato all'aeroporto di Bari a una signora romana che è stata accolta dall' impiegata addetta al check-in della compagnia aerea a basso costo Easyjet con la sgradevole osservazione: "mi spiace ma lei è troppo voluminosa, se vuole viaggiare con noi deve pagare due biglietti".

LA VICENDA. La donna, che stava rientrando a Roma dopo una settimana passata in Puglia, è rimasta tanto sbigottita quanto irritata. "Come si permette si darmi della cicciona? Non sarò una anoressica come voi hostess, ma quando viaggio non mi è mai capitata una cosa simile" ha replicato seccata, ma dopo alcuni minuti di discussione e dopo essere stata invitata, con evidente imbarazzo da parte sua, a pesarsi come fosse una valigia davanti agli altri viaggiatori in attesa della carta d'imbarco, ha deciso di lasciar perdere e di rientrare nella Capitale in auto. Una resa solo apparente visto che la umiliata signora - 55 anni, statura piuttosto bassa e peso intorno al quintale - ha deciso di denunciare la compagnia aerea per danni morali e materiali.

LE SCUSE DELLA COMPAGNIA. Easyjet si è scusata per l'episodio aprendo un'inchiesta interna per accertare come sono andati i fatti. "Si è trattato - ha dichiarato il Corporate Communication manager Thomas Meister - di un imperdonabile e personale errore del personale di terra. La Compagnia non ha nel suo regolamento una sezione che riguardi il peso dei passeggeri, si rammarica per quanto successo e avvierà un'inchiesta interna per verificare le circostanze dell'accaduto. Non capisco - aggiunge Meister - come possa essere successo. La nostra compagnia non prevede alcuna condizione particolare relativa al peso dei passeggeri.

Via | ilsole24ore.com

Cincinnati, finale Federer - Djokovic

CINCINNATI - Roger Federer e Novak Djokovic si giocheranno in serata (dalle18:30 ora italiana) la finale del Masters di Cincinnati. Lo svizzero, numero uno del mondo, si è qualificato per l'ultimo atto del torneo battendo in semifinale lo scozzese Andy Murray, numero 2 del mondo, in due set con il punteggio di 6-2 7-6 (10/8). Per Federer l'occasione di conquistare per la terza volta il torneo già vinto nel 2005 e nel 2007. L'elvetico ha dominato Murray, reduce dalla vittoria a Montreal e campione uscente a Cincinnati. Federer ha subito preso il largo nel primo set centrando il break al quarto game (3-1) ed ha servito conquistando sulla sua prima di servizio l'85 per cento dei punti. Nel tie break della seconda partita Murray, dopo aver annullato un primo match point, ha consegnato la vittoria all'avversario commettendo un doppio fallo. Lo scozzese aveva vinto le ultime quattro sfide con Federer e non aveva mai perso una semifinale contro Federer.

NADAL KO - Nulla da fare nell'altra semifinale per Nadal opposto a Novak Djokovic. Il serbo, testa di serie numero 4, si è imposto facilmente 6-1 6-4. Nadal, rientrato la scorsa settimana a Montreal (ko nei quarti con Del Potro) dopo uno stop di oltre due mesi per la tendinite alle ginocchia, è apparso lontano dalla sua miglior condizione. ''E' stata una buona occasione per essere pronto in vista degli US Open - ha detto Nadal -. Non sono ancora al cento per cento. Djokovic ha giocato con grande intensità ed io ancora non sono pronto per un tennis così competitivo".

TORONTO - Finale tutta russa al torneo Wta di Toronto. A contendersi il titolo saranno Maria Sharapova, che tornerà a giocare una finale dopo quasi un anno e mezzo, e Elena Dementieva. In semifinale la Sharapova ha battuto la connazionale Alisa Kleybanova per 6-2 4-6 6-4. La Dementieva, a caccia del terzo titolo del 2009 dopo Aukland e Sydney, ha piegato la statunitense Serena Williams in due set per 7-6 (7/1) 6-1.

Via | repubblica.it

Milan vince a Siena 2 a 1

Sull'asse Ronaldinho-Pato il Milan costruisce la sua vittoria all'esordio in campionato. A Siena finisce 2-1 per gli uomini di Leonardo, con quest'ultimo che puo' brindare per la vittoria al debutto su una panchina di serie A e la prova confortante dei suoi. Protagonista della serata Alexandre Pato, autore di una doppietta. Insieme con quella dell'attaccante 19enne il 2-1 di Siena porta la firma anche di Ronaldinho, dal quale sono partiti i due assist vincenti per Pato. Di Ghezzal il momentaneo pareggio del Siena.
In avvio Borriello vince il ballottaggio con Inzaghi per il ruolo di vice Huntelaar e cosi' parte dal primo minuto in coppia con Pato. Nel Siena Ghezzal viene preferito a Paolucci.
I toscani partono piu' spigliati, mentre la difesa del Milan ci mette un po' a prendere le misure agli attaccanti di Giampaolo.
Al 10' Pato rompe gli indugi con una conclusione al volo che viene deviata in angolo. Dieci minuti dopo, con il Milan che ha lentamente preso il comando delle operazioni, Jankulovski triangola alla perfezione con Ronaldinho ma si fa parare il tiro. Al 22' Ronaldinho insacca direttamente da calcio di punizione ma Tagliavento annulla giustamente la rete per un fuorigioco di Pato che abbassandosi sfiora il pallone.
Poco prima della mezz'ora arriva il meritato vantaggio del Milan: Ronaldinho illumina per Pato che dopo aver eluso la trappola del fuorigioco attende Curci in uscita e lo beffa. Una manciata di minuti dopo arriva il pareggio del Siena. Ghezzal, tutto solo, e' il piu' lesto di tutti a mettere in rete su una corta respinta di Storari su un tiro di Jarolim. Dopo tre minuti del secondo tempo ancora Pato riporta in vantaggio il Milan. Anche in questo caso Ronaldinho ci mette lo zampino servendo un bel pallone per Flamini.

Via | agi.it

sabato 22 agosto 2009

Centrato il 6 al Superenalotto da 147.800.000 a Bagnone

Centrata la sestina da a Bagnone, in provincia di Massa Carrara. Bagnone, dove e' stata giocata la fortunata schedina, e' un comune di nemmeno duemila persone. Il premio e' di 147.807.299,08 euro.
Nessun realizzatore del '5+' ma ben 78 sono i giocatori che hanno fatto '5' e si portano a casa ciascuno 28.598,19 euro.
La schedina del 6 dei record, per l'importo di 2 euro, e' stata giocata nel Bar Biffi, in piazza Roma 2. Il jackpot per il prossimo concorso a disposizione del 6 e' di 38 milioni di euro.
La sestina vincente del concorso Superenalotto numero 101 di sabato 22 agosto e' la seguente: 10-11-27-45-79-88. Numero Jolly: 42. Numero Superstar: 63.

La titolare del bar: guardavamo il Milan
"Stavamo guardando la partita del Milan quando qualcuno e' arrivato nel bar dicendoci che avevamo vinto al Superenalotto". Cosi' la signora Annamaria Ciampini, titolare del bar Biffi di Bagnone, dove e' stato giocato il biglietto vincente, racconta come ha appreso la notizia che nel suo locale c'e' stata la vincita milionaria.
Il paesino ha appreso la notizia del sei milionario dalla tv: primo a comunicare la vincita e dove e' avvenuta e' stato il Tg2. "Abbiamo subito cambiato canale - continua la signora - e abbiamo cominciato a sentire il nome del nostro paese e del bar. Che posso aggiungere: non ho vinto io e non so chi ha giocato quel biglietto".
Davanti al bar, che e' proprio nel centro del paese, in un istante si e' radunata tanta gente e sono state stappate alcune bottiglie di spumante. Qualcuno, pero', si e' lamentato chiedendo di abbassare la voce e di rimettere la tv sulla partita del Milan.

Via | rainews24.it

Superenalotto, ecco i numeri

I numeri appena estratti al concorso di stasera del Superenalotto con jackpot record sono: 11, 27, 10, 79, 45, 88. Numero jolly: 42, Superstar: 63.

Via | ilsole24ore.com

Cgil: "1 milione di disoccupati in più"

"La dinamica negativa del Pil, con un -6% nel 2009, ed il passaggio del tasso di disoccupazione dal 6,3% al 9,4% quest'anno ed al 10,3% nel 2010 comporta tra gli
800mila ed un milione di posti di lavoro a rischio sino alla metà dell'anno prossimo". E' l'impatto indicato dal segretario confederale della Cgil, Agostino Megale, sulla base delle stime dell'Ires, l'istituto di ricerche economiche, che contraddice apertamente il cauto ottimismo emerso dal simposio dei governatori delle banche centrali a Jackson Hole sulla ripresa dell'economia mondiale.

L'autunno sarà "pesante", con "una situazione più grave e preoccupante rispetto a quanto avvenuto sin qui", ha aggiunto Megale, indicando la necessità di "dare immediata attuazione al tavolo anticrisi che da tempo chiediamo" con la convocazione già "a settembre da parte del governo alle parti sociali".
"Di fronte alla crisi, il sindacato recuperi la sua unità"
Dalle previsioni occupazionali nasce l'appello che lo stesso segretario confederale della Cgil Megale rivolge a Cisl e Uil, per "incalzare il governo e scendere in campo unitariamente". "L'autunno non puo' che vedere il tema della crisi e dell'occupazione come tema centrale, sui cui noi del sindacato - ha detto Megale - dovremmo porci l'obiettivo di superare le divisioni, ricostruendo l'unità con Cisl e Uil al fine di
essere più forti ed incalzare il governo con più efficacia"."La dinamica negativa del Pil, con un -6% nel 2009, ed il passaggio del tasso di disoccupazione dal 6,3% al 9,4% quest'anno ed al 10,3% nel 2010 comporta tra gli
800mila ed un milione di posti di lavoro a rischio sino alla metà dell'anno prossimo". E' l'impatto indicato dal segretario confederale della Cgil, Agostino Megale, sulla base delle stime dell'Ires, l'istituto di ricerche economiche, che contraddice apertamente il cauto ottimismo emerso dal simposio dei governatori delle banche centrali a Jackson Hole sulla ripresa dell'economia mondiale.

L'autunno sarà "pesante", con "una situazione più grave e preoccupante rispetto a quanto avvenuto sin qui", ha aggiunto Megale, indicando la necessità di "dare immediata attuazione al tavolo anticrisi che da tempo chiediamo" con la convocazione già "a settembre da parte del governo alle parti sociali".
"Di fronte alla crisi, il sindacato recuperi la sua unità"
Dalle previsioni occupazionali nasce l'appello che lo stesso segretario confederale della Cgil Megale rivolge a Cisl e Uil, per "incalzare il governo e scendere in campo unitariamente". "L'autunno non puo' che vedere il tema della crisi e dell'occupazione come tema centrale, sui cui noi del sindacato - ha detto Megale - dovremmo porci l'obiettivo di superare le divisioni, ricostruendo l'unità con Cisl e Uil al fine di
essere più forti ed incalzare il governo con più efficacia".

Via | rainews24.it

La Nasa è senza fondi

Houston, questa volta abbiamo davvero un problema: non c'è più un centesimo. Norman Augustine non la vuole buttare in politica, lui di mestiere fa il manager, è stato anche il capoccia della Lockeed, e quindi pure abbastanza navigato, e non solo nello spazio: ma i piani che aveva trionfalisticamente annunciato George W. Bush, sulla Luna di nuovo nel 2020, su Marte entro il 2050, beh, ce li possiamo scordare. "Non c'è alcuna probabilità che la Nasa riesca a imbarcarsi in una qualche missione nello spazio più profondo prima del 2028. Anzi". La Nasa è finita, andate in pace.

Norman Augustine non è un esperto qualunque: è il capo del panel di becchini che da un momento all'altro dovrà salire alla Casa Bianca per annunciare la morte del progetto spaziale. E a seppellire quel sogno fatto balenare da John Fizgerald Kennedy ("Prima che questo decennio finirà, un uomo arriverà sulla Luna e farà rientro sano e salvo", 25 maggio 1961) sarà proprio lui, Barack Obama, l'uomo della nuova speranza, "Hope", affossata dalla recessione.

Certo: tra un paio di giorni, nella notte americana tra lunedì e martedì, l'ennesimo Discovery partirà dal Kennedy Space Center di Orlando, Florida, per l'ennesima missione, due settimane di lavoro intorno alla Stazione Spaziale Internazionale. Ma preparate i fazzoletti: dopo 28 anni di carriera non sempre onorata, anzi macchiata da due tragedie come quella delle navicelle Challenger (1986) e Columbia (2003), sette morti in ciascuna missione, anche lo Shuttle è destinato ad andare in pensione proprio il prossimo anno. Sostituito da che cosa? Buio spaziale: prima che i lanci del nuovo sistema di trasporto, denominato Constellation, prendano quota, ci vorranno almeno altri quattro anni: e siamo al 2014.

Nel frattempo, altro che Nasa: se un astronauta americano vorrà accomodarsi nello spazio (e dovrà farlo, se non altro per andare e tornare dalla Stazione Internazionale) dovrà chiedere la gentilezza di un passaggio agli ex nemici della Russia. O della Cina, che dopo aver lanciato il suo primo razzo sei anni fa prevede di far allunare un velivolo entro il 2012.

Ma che cosa è successo alla gloriosa National Aeronautics and Space Administration? Che cosa è successo all'agenzia che Dwight D. Eisenhower approntò in tutta fretta all'indomani del lancio russo dello Sputnik che imbarazzò l'America e l'Occidente? Bob Parks ci va terra terra: "La verità è che i voli umani nello spazio non ci dicono più nulla" giura a "Wired" l'esperto dell'università del Maryland, ex direttore dell'Istituto americano di fisica. "Tutto quello che possiamo fare, possiamo farlo meglio, più a buon mercato e più velocemente con i robot".

Addio allo spazio? La Commissione per la Revisione dei piani di volo umani nello spazio, rinominata per comodità con il nome del suo presidente, Augustine, è stata costituta nel maggio scorso con un obiettivo preciso: indicare gli obiettivi della Nasa prossima ventura. Le promesse di George W. Bush, anno 2004, seguirono le conclusioni dell'inchiesta sul disastro del Columbia, ma a quelle parole (fra l'altro le uniche spese sull'argomento) il presidente non fece mai seguire i fatti, intesi come un impegno finanziario preciso, e questo ben prima di quell'11 settembre dopo il quale nulla è stato più come prima. Il budget della Nasa non è mai stato stellare, fermo da una decina d'anni a quei 17 miliardi di dollari con cui, dicono gli esperti, non si va da nessuna parte.

Solo per la pianificazione del dopo-Shuttle, quel progetto Constellation che prevede il lancio dei razzi di nuova generazione Ares (primo test previsto a ottobre) e delle navicelle Orion, servirebbero 81 miliardi di dollari, che però nessuno ha messo mai a bilancio. La commissione Augustine ha fatto le cose per bene, ha messo sotto la lente più di 3mila piani possibili, ha scremato tutto lo scremabile e ha finito per concentrarsi alla fine proprio sul programma Constellation. Ha detto all'"Houston Chronicle", un giornale che di queste cose è addentro, Sally Ride, ex astronauta e tra i dieci big del gruppo di studio: "Noi non abbiamo identificato un solo scenario che includa l'esplorazione umana come possibile".

Toccherà rivedere perfino gli impegni assunti per il mantenimento della Stazione Spaziale Internazionale, un altro scherzo da 100 miliardi di dollari: sarà completata tra un anno, la Nasa vorrebbe chiuderla già nel 2016, un bel tuffo nel Pacifico e non se ne parla più. Russia, Giappone e Unione Europa non ci stanno: teniamola aperta almeno fino al 2020. Sulla stazione, come nelle barzellette di una volta, ci sono un americano, due russi, un giapponese, un canadese e un belga. E perché gli Usa nicchiano? Spiega Jim Dooley (Pacific Northwest National Laboratory) che negli ultimi trent'anni le spese militari e sanitarie si sono mangiate l'80 per cento dei fondi federali per lo sviluppo e la ricerca: agli inizi degli anni Sessanta la proporzione era inversa.

Chiaro, no? La fine della guerra fredda ha cambiato tutto. E non è un caso che i Paesi all'avanguardia spaziale oggi siano quelli in cerca di rivalsa geopolitca. Dice un rapporto del Mit di Boston ("Il futuro dei voli spaziali") che "gli obiettivi di Russia e Cina prevedono lo sbarco dell'uomo sulla Luna nei prossimi vent'anni. L'India ha già un razzo capace di spedire nello spazio una navicella per trasportare l'uomo. Il Giappone aspira a fare lo stesso. Nel 2007 per la prima volta un malese è volato nello spazio, seguito l'anno scorso da un sudcoreano, entrambi su capsule russe". E la Nasa?

Al declino non si arrende l'ex direttore Michael Griffin. "Siamo stati un simbolo della realizzazione dell'impossibile, siamo andati sulla Luna coronando un decennio di infaticabile costruzione. Se lo spazio è una frontiera gli Stati Uniti devono essere la sua punta più avanzata". Belle parole. Che però il buon Griffin può pronunciare, come gli è appunto successo qualche sera fa, davanti a un consesso nobile ma politicamente ininfluente come il Rotary Club di Tuscaloosa, Alabama, dove è stato invitato a pontificare.

Vero è che lo stesso accorato appello, Griffin, che ha diretto l'ente spaziale per cinque anni, dal 2005 a oggi, l'ha affidato alle colonne del "Washington Post". Ma il personaggio è particolare, di lui hanno fatto discutere alcune prese di posizione non proprio politicamente corrette sul global worming, e chiacchieratissimo è stato perfino il via libera che avrebbe dato alla missione di uno Shuttle (Discovery, luglio 2006) malgrado le resistenze del caposicurezza Bryan O' Connor.

Poca dietrologia: da luglio sulla sua poltrona siede Charlie Bolden, ex generale di Marina, ma soprattutto ex astronauta protagonista della prima, storica missione congiunta russa-americana, anno 1994. Vuoi vedere che toccherà proprio a lui, l'ex socio dei russi, il primo capo nero dell'ente spaziale, tirare giù la claire di Cape Canaveral e mettere il cartello di chiuso per bancarotta?

Nell'attesa non resta che sintonizzarsi, stasera, sulla Cbs, dove Buzz Aldrin, il secondo astronauta che mise piede sulla Luna, riceverà l'Emmy Award che l'Accademia nazionale per la tv, nel quarantennale dello sbarco, ha assegnato alla Nasa "per le innovazioni che hanno permesso le trasmissioni televisive dal vivo". Così va il mondo: l'ente che lanciava i suoi migliori uomini nello spazio, oggi al massimo li spedisce ai Telegatti.

Via | repubblica.it

Logitech inventa il mouse per tutte le superfici

Il mouse per computer funziona in modi che nessun dispositivo aveva mai raggiunto: Logitech annuncia la tecnologia Darkfield Laser Tracking che permette di utilizzare il puntatore ovunque e su qualsiasi superficie, anche sul vetro e su un piano lucido. La nuova tecnologia è integrata nei modelli Performance Mouse MX e Anywhere Mouse MX, full-size il primo e più compatto il secondo, adatto al notebook.
Secondo una ricerca condotta da Logitech, il 40% delle persone ha una superficie in vetro nella propria casa; elemento che, insieme alla crescente diffusione del notebook, porta alla conclusione che sempre più individui lavorano su piani diversi, come granito e legno laccato, mettendo a dura prova le capacità di tracciamento dei mouse convenzionali.
Superare la barriera di vetro
Pioniere nello sviluppo di mouse per computer sin dagli anni '80, Logitech ha guidato la maggior parte delle innovazioni nelle tecnologie per dispositivi di puntamento, migliorando costantemente questa interfaccia fra le persone e l'esperienza digitale. Partendo dal tracciamento laser, passando attraverso la rotellina a scorrimento veloce per finire con il ricevitore nano Plug-and-Forget, Logitech ha creato sempre metodi nuovi che hanno permesso di trarre il massimo vantaggio dall'interazione con il computer. L'ultima innovazione è la tecnologia Darkfield che apre nuove possibilità all'utilizzo del mouse.
Il tradizionale sistema a tracciamento laser si basa sulla capacità del sensore del mouse di rilevare nel dettaglio la composizione della superficie di appoggio. Maggiori sono le irregolarità riscontrate, maggiore è la capacità del sensore di identificare punti di riferimento che gli consentono di calcolare con precisione i movimenti. Nel caso del vetro, invece, la superficie è perfettamente piatta e liscia, e, di conseguenza, un mouse laser standard non riesce a rilevare alcun dettaglio.
Per funzionare sul vetro, che abbia almeno uno spessore di 4 millimetri, Logitech Darkfield utilizza un sistema di microscopia in campo oscuro che rileva le particelle microscopiche e le micro-abrasioni presenti su questo tipo di piano invece di eseguire il tracciamento dell'area stessa. Il sensore agisce come l'occhio umano quando osserva un cielo notturno limpido: il mouse rileva le aree di vetro più chiare come se si trattasse di uno sfondo scuro disseminato di punti chiari paragonabile alla polvere di stelle. Quindi, il sensore interpreta la posizione dei punti per calcolare con esattezza e precisione il movimento del mouse.
Oltre a garantire un perfetto controllo del cursore, i due mouse Logitech integrano l'innovativo Logitech Unifying, un piccolissimo ricevitore che, grazie alle dimensioni ridotte, può rimanere inserito nel notebook quando ci si muove. Unifying, inoltre, permette di connettere altri cinque dispositivi compatibili, fra cui le tastiere Wireless Keyboard K350 e K340, e i mouse Marathon M705 e M505.
Logitech Performance Mouse MX costa 99,99 Iva inclusa. Mentre Anywhere Mouse MX costa 79,99.

Via | ilgiornale.it

Ecco la riforma scolastica

Dal prossimo anno nella scuola cambieranno, o dovrebbero cambiare, un po’ di cose: dall’anticipo alla materna alla sufficienza in tutte le materie per essere am messi alla maturità, dal­l’orientamento in vista della riforma delle superiori targa ta Gelmini all’arrivo del mae stro «prevalente», fino all’ob bligo di frequentare almeno i tre quarti delle lezioni.
L’unica cosa che non cam bierà — neppure negli scruti ni di settembre per i 600 mila studenti che devono recupe rare — sarà la facoltà del do cente di religione di contribu ire, insieme ad altri 6 o 7 colle ghi, alla determinazione del credito formativo, ossia quel mezzo punto o — nella mi gliore delle ipotesi — quel punto per ciascuno dei tre an ni delle superiori, da spende re alla maturità.

La sentenza del Tar del La zio (17 luglio) che aveva estromesso questi prof per non discriminare gli allievi che non si avvalgono dell’in segnamento delle religione e sulla quale pende il ricorso del ministro al Consiglio di Stato non avrà infatti alcun ef fetto. Il motivo? Alcuni mesi fa, quando si stava lavorando al nuovo regolamento sulla valutazione, si è delineata con sufficiente chiarezza l’ipo tesi di una sentenza del Tar del Lazio sull’ordinanza Fioro ni, già oggetto di ricorsi quan do l’ex ministro si trovava an cora a viale Trastevere. A uno dei collaboratori del mini stro, Max Bruschi, è venuta un’idea: blindare l’ordinanza che consente ai prof di religio ne di contribuire alla determi­nazione del credito scolasti co, recuperata dall’attuale mi nistro e poi colpita e affonda ta. «Non sono cattolico e nep pure posso dirmi cristiano— ha dichiarato Bruschi —. Quando mi sono trovato a co­ordinare la stesura del Regola mento sulla valutazione degli alunni, destinato a entrare in vigore dal prossimo anno sco lastico, non ho avuto la mini ma esitazione ad accogliere e, come si suol dire, 'elevare di rango' l’ordinanza Fioroni in serendola a pieno titolo nel regolamento».

Il regolamento con la nor ma sui prof di religione è ap pena apparso in Gazzetta sot to forma di decreto del Presi dente della Repubblica. In somma il provvedimento am ministrativo di Fioroni, bersa glio di ricorsi al Tar, essendo diventato una legge, per ora è al sicuro. L’operazione, antici pata dal settimanale «Tutto scuola », non dovrebbe impe dire al ministero di ricorrere a sua volta al Consiglio di Sta to. Forse già nella prossima settimana. Per ora la cosa più urgente per viale Trastevere è quella di rassicurare le scuole dove tra non molto inizieranno le «prove di riparazione».

Tra la fine del mese e i primi di set tembre — comunque prima dell’avvio delle lezioni — in tutte le superiori si svolgeran no le «verifiche» per gli alun ni che al termine del passato anno scolastico hanno ripor tato insufficienze in una o più materie. Circa seicentomila ragazzi (il 28,6%) sospesi con debiti stanno ultimando la prepara zione e tra pochi giorni do vranno dimostrare agli inse gnanti, con prove scritte e orali, di aver colmato le lacu ne. I consigli di classe quindi stanno per riunirsi ancora una volta per decidere se am mettere o meno i «sospesi» al la classe successiva. Secondo il Tar del Lazio i prof di reli gione non avrebbero potuto partecipare ai consigli di clas se. Ora tutto è tornato come prima. Nei prossimi giorni il ministero probabilmente in vierà agli istituti una comuni cazione ufficiale.

Via | corriere.it

Telecom abbassa costi degli sms

Telecom ha deciso di portare il costo base degli sms su tutte le nuove Tim Card che verranno attivate da 15 a 10 centesimi. In pratica la società telefonica ha deciso, prima di incorrere in eventuali indagini da parte di Authority e Antitrust, di fare tesoro dell’indagine effettuata dal garante dei prezzi che indicava gli short message spediti dagli utenti italiani come i più cari d’Europa. L’indagine è stata ovviamente subito «sposata» da Adusbef e Federconsumatori ma in parte smentita da Stefano Parisi, amministratore delegato di Fastweb e presidente di Asstel, ossia l’associazione delle società telefoniche, che metteva in risalto la possibilità data agli utenti di effettuare abbonamenti particolarmente convenienti per spedire sms. Il risultato finale, secondo Parisi (e naturalmente le società interessate) è che agli utenti gli sms costano non certo i 15 centesimi della tariffa piena ma una media di circa 3 centesimi l’uno. Per le società di tlc circa l’80% degli utenti si avvale di offerte convenienti per gli sms ma le associazioni dei consumatori non desistono: «Se il costo pagato dagli utenti è di 3 centesimi di euro per gli sms, vuol dire comunque che alcuni utenti che non sono in grado di accedere alle offerte più basse e pagano quindi 15 centesimi ad invio, i costi più elevati in assoluto d’Europa dove la media è di 6/7 centesimi, potrebbero essere autorizzati a richiedere la differenza di 12 centesimi».

Via | ilgiornale.it

Coalizione contro Google per creare biblioteca online

Una coalizione contro la biblioteca on line di Google. Amazon, Microsoft e Yahoo progettano di unirsi in un’associazione di librerie e gruppi no profit in risposta al piano con cui Google ha intenzione di creare un’enorme biblioteca on line, di cui avrebbe il monopolio. Si tratterà della ‘Alleanza del libro aperto'- la Open Book Alliance - per sfidare l’accordo preso da Google con autori ed editori grazie al quale le copie di milioni di libri potranno essere messe on line dal gigante dei motori di ricerca, decisione già sottoposta al vaglio antitrust del Dipartimento di giustizia americano. «Google sarà ‘La' libreria» se il progetto verrà realizzato, ha commentato Brewster Kahle, fondatore dell’Archivio di Internet.

L’accordo fu preso nel 2008 da Google con autori ed editori che avevano denunciato il motore di ricerca per infrazione delle regole sul copyright, ma pagando 125milioni di dollari il gigante di Mountain View si è impegnata a creare un Book Rights Registry attraverso cui gli autori possano essere catalogati e ricevere compensi per le loro opere: il 70% sarebbe per scrittori e editori, il 30 per Google. Gary Reback, un avvocato dell’antitrust della Silicon Valley, ha sottolineato che il piano della biblioteca on line «ha enormi conseguenze sul piano della competitività che la gente sta solo cominciando a capire». Sono stati sollevati problemi per la questione della privacy anche da parte dell’Unione per le libertà civili americana e altre associazioni che si sono appellate a Eric Schmidt, amministratore delegato di Google, affinchè siano inserite politiche di tutela della riservatezza.

Il progetto di Google Books potrebbe trasformare l’industria editoriale e il pubblico accesso alla cultura. E di fronte alle accuse che vedono il progetto come una minaccia alla libertà e privacy dei lettori, la compagnia risponde che invece andrà a favore degli autori e renderà disponibili a tutti milioni di libri. «Stimolerà la competitività nel mondo editoriale, quindi capiamo perchè i nostri avversari ci hanno dichiarato guerra», si legge in un comunicato.

Via | ilsole24ore.com

venerdì 21 agosto 2009

MySpace acquista iLike

Un colpo di scena dopo l’altro: accanto all’infinita guerra dei browser divampa un’altra battaglia, quella dei social network. E dopo l’acquisizione di FriendFeed da parte di Facebook ecco un’altra acquisizione che sa di risposta: MySpace ha comprato iLike (www.ilike.com). La rete sociale insomma non ci sta a fare la parte di Cenerentola e cedere lo scettro del potere al rivale e dunque per 20 milioni di dollari, circa 14 milioni di euro centesimo più centesimo meno, si è accaparrata l’applicazione musicale che vanta 55 milioni di iscritti.
Lo scopo dichiarato è di migliorare la condivisione dei file musicali, video e giochi tra i myspacesiani. Una ragione molto simile a quelle addotta solo pochi giorni fa da Facebook sul perché dell’integrazione di FriendFeed: per ottimizzare i contatti e gli scambi tra utenti.

A una prima occhiata l’accordo MySpace-iLike suona proprio come un buon affare: iLike ha già 10 milioni di utenti su Facebook, avvisa gli appassionati di Twitter dei prossimi concerti dei loro artisti preferiti, consente agli internauti di sapere cosa stanno ascoltando gli amici e la scorsa settimana ha iniziato a vendere brani in formato Mp3. Insomma un’integrazione che dovrebbe imprimere a MySpace, così almeno sperano i dirigenti, una spinta propulsiva verso l’uscita dal tunnel della crisi che lo sta travolgendo.

E mentre nulla è certo su chi alla fine tra i tre contendenti – Twitter, MySpace e Facebook –avrà la meglio, i navigatori per una volta guadagnano più opzioni e possibilità di gestire la propria pagina di social web.

Via | kataweb.it

Disney presenta i Beatles in 3D

A oltre quarant’anni dal viaggio di Old Fred in un sommergibile giallo verso Pepperlandia, il film animato Yellow Submarine potrebbe avere il suo remake grazie ad un accordo in via di definizione fra il regista Robert Zemeckis e gli studios di Walt Disney. Il film originale, prodotto nel 1968 da United Artists e King Features Syndacate sulla base dei testi di Lee Minoff, era stato un grande successo: la storia era ambientata in un paradiso sotto il mare in cui regnano felicità e canzoni finché viene invaso dai Biechi blu. L'unico a riuscire a scappare é il giovane Fred che va a Liverpool e chiede ai Beatles aiuto per liberare la sua terra. I Fab Four si mettono in viaggio e vengono coinvolti in una serie di straordinari incontri e avventure.

Zemeckis vanta la firma di produzioni animate di grande successo come The Polar Express, Chi ha incastrato Roger Rabbit e Beowulf: l’idea che ha è di rifare Yellow Submarine ricorrendo alla tecnica della «performance capture», che attraverso tute speciali fatte indossare agli attori consente di catturare le loro immagini ed espressioni per poi trasformarle in animazione digitale. Se l’originale Yellow Submarine, diretto da George Dunning con i disegni di Heinz Edelmann, fu una pellicola a due dimensioni, il remake potrebbe averne dunque tre grazie alla «performance capture» con la quale Zemeckis ha realizzato A Christmas Carol, tratto dal Racconto di Natale di Dickens, che uscirà a novembre negli Stati Uniti sempre per la Disney. L’intenzione del regista, ha rivelato il magazine Variety, è di confezionare la nuova versione di Yellow Submarine entro le Olimpiadi del 2012, che inizieranno a fine luglio a Londra.

Se però Walt Disney non conferma ancora l’accordo è perché restano da sciogliere i nodi sull’acquisizione dei diritti delle musiche del film, basate su canzoni di John Lennon e Paul McCartney, che includono oltre a Yellow Submarine, titoli amatissimi come Eleanor Rigby, Lucy in the Sky With Diamonds, When I’m Sixty-Four e With a Little Help From My Friends. A complicare il negoziato sui diritti dei Beatles c’è il fatto quelli relativi a numerose canzoni vennero acquistati anni fa dalla pop star Michael Jackson, ora scomparso, la cui eredità è oggetto di una contesa fra parenti dagli esiti ancora non chiari.

Nel 1968 il film animato psichedelico basato sulla musica dei Beatles vide attori professionisti dare le voci ai personaggi animati di Paul McCartney, John Lennon, George Harrison e Ringo Starr e ora Zemeckis ha fatto sapere di puntare a reclutare voci delle star di Hollywood per ripetere l’impresa. Fra i più gettonati per dare voce a Paul McCartney, secondo quanto scrive il New York Times, vi sarebbe Daniel Radosh. L’intenzione della Disney non sarebbe comunque di fermarsi al puro e semplice remake del film, ma c’è anche l’ipotesi di realizzare un musical teatrale per il pubblico di Broadway, proprio come è stato fatto con il Re Leone.

L’ipotesi di un ritorno di Yellow Submarine ha innescato le reazioni dei fan del popolare complesso britannico che hanno dato vita sui blog ad un vivace confronto fra i nostalgici che si oppongono denunciando il «rischio di commettere un sacrilegio» e i favorevoli come Connor McNicholas, ex direttore del magazine «Nme», secondo il quale «la produzione a tre dimensioni fa oramai parte della nostra cultura e bisogna consentire anche ai Beatles di viverci dentro».

Via | lastampa.it

Papà ubriaco fa guidare figlio 13enne

Era troppo ubriaco per mettersi al volante e così ha pensato di affidare la guida dell'auto al figlio appena 13enne. Nella testa confusa dai fumi dell'alcol di un papà valdostano è balenato il timore di perdere la patente, una paura tanto grande da passare il volante al ragazzino senza pensarci troppo. La guida incerta del giovane ha però incuriosito una pattuglia della Polstrada che ha fermato l'auto e denunciato l'uomo.

Probabilmente era la prima volta che il 13enne prendeva il volante nelle mani per riportare a casa sano e salvo il papà che aveva esagerato col bicchiere. Ma all'idea dell'uomo di affidargli l'auto, il ragazzino non si è tirato indietro. Dopo qualche chilometro, l'andatura incerta dell'automobile ha però insospettito gli agenti della Polstrada di Aosta che stavano pattugliando la statale 26, all'altezza di Sarre.

Gli agenti hanno esibito la paletta per un controllo e, con sorpresa, hanno trovato il ragazzino alla guida. Al suo fianco era seduto il padre, che dal controllo con l'etilometro è emerso che aveva un valore oltre il limite (0,94 grammi per litro). L'uomo è stato denunciato a piede libero e si è giustificato dicendo: "Non volevo perdere la patente".

Via | tgcom.mediaset.it

Bolt oro e record anche nei 200 metri

È il posto giusto per buttare giù muri, a Berlino Usain Bolt ha annullato le distanze tra essere umano e superman, ha corso i 200 metri in 19"19, ha sgretolato un altro primato, senza rispetto per il tempo, per i centesimi che di solito scendono a gocce col passare degli anni, limati con pazienza e rarità mentre lui fagocita ogni limite che incontra, senza pudore.

Record del mondo anche nei 200 metri, solo che la parola non rende più l’idea, è il record di Bolt, di un mondo diverso da quello che c’era prima, di un pianeta dove si mangiano patate Yam, si va lenti nella vita e supersonici in pista, dove la velocità si affronta in maglietta di cotone e al diavolo i tessuti tecnologici indifferenti all’aria. Lui assorbe vento, tifo, energia, non c’è nulla che voglia evitare e si nutre della bolgia che si scatena appena si muove. Non si riesce a stargli dietro, gli avversari hanno mollato da tempo l’idea di resistere alla sua curva perfetta. I 100 metri sono una cannonata e già lì non c’è storia, ma i 200 sono peggio.

Non lo vedono, non lo sentono neanche, Alonso Edward, da Panama, si prende l’argento a 19"81 e l’americano Spearmon arranca al bronzo in 19"85 e lui supera la sua ombra come se lo show fatto a Pechino l’anno scorso (sempre il 20 agosto) non fosse già magia, già oltre l’impensabile. Allora corse in 19"30, distruggendo quello che era stato fino a lì un riferimento invalicabile, la barriera alzata da Michael Johnson dal 1996 al 2008: 9"32.

Era storia, ma due centesimi non sono il tipo di storia che accontenta Bolt. Lui non ha il senso della misura, è di per sé un nuovo metro per l’atletica e quel mondo lo sa, lo ribattezza «messia»: non c’è ritegno nell’esaltazione. Le vittorie extralarge avrebbero bisogno di un nuovo vocabolario, Usain stritola anche le parole. Attesa, non significa più ansia che cresce, stomaco chiuso, energia e concentrazione da pescare in qualche luogo nascosto della mente, per Bolt è uno stato d’animo di totale relax. Quando lo dice viene voglia di non credergli, «non sento la pressione» sembra una frase slogan per la jamaican way of life, ritmi tropicali e cocktail con cannuccia colorata. Solo che poi scopri che prima dello start, quando per le persone normali è il tempo di tremare, lui gioca a basket.

Nella stanza di chiamata, con il rumore dello stadio che già batte i piedi per la fretta di vedere la gara, Usain Bolt cerca di lanciare lo zaino nel cesto che serve a portare i suoi vestiti. Primo tentativo a vuoto, poi sfida Spearmon e quando quello gli si avvicina per provare a imitarlo si spazzola la spalla: stammi lontano ragazzo, ma non è intimidazione, è la ricreazione del velocista. Funziona come a liceo, se il più forte fa il gradasso, gli altri gli vanno dietro.

L’uomo più veloce del mondo si è presentato allo stadio con la T-Shirt «Ich bin ein Berlino» e non è una citazione di Kennedy, è la mascotte, Berlino, l’orso gigante che lo raccoglie da terra quando stramazza dopo aver perforato il traguardo. E’ stanco, sfinito, ha il fiatone e il giro d’onore stavolta non è a tempo di reggae, è a passo d’uomo, dell’uomo caduto sulla terra.

Non riesce a tuffarsi fra i giamaicani che lo aspettano sotto la tribuna d’onore: non ce la fa più. E’ al suo quinto record in una finale, in due anni e gli manca ancora una gara, con la staffetta può arrivare a sei. Numeri impazziti, 11 centesimi sotto il tempo di Pechino, sei metri dati al secondo arrivato, viaggia alla media di 37,32 chilometri orari e arriva in calando perché ha superato ogni legge fisica per spingersi a quel livello. E l’occhio non può capire quello che raccontano i secondi perché ha affrontato i primi cento, quelli con la curva, a 37,89 km/h e il rettilineo a 37,15 km/h, cioè ha sfidato la parte più complicata e ceduto sul lanciato dove di solito si libera tutto. Lui corre al contrario, non segue le regole.

Shawn Crawford, il muscolatone arrivato quarto, aveva predetto 19"28, Michael Johnson, ex padrone della distanza, aveva spiegato che era impossibile indovinare il risultato: «Non c’è mai stato nessuno come lui, non ci sono confronti, può fare anche il primato dei 400 metri se ci si mette, è assurdo, allucinante. Il migliore di sempre». E’ uno che abbatte muri a falcate e domenica il sindaco di Berlino, Klaus Worwereit, gli regalerà un pezzo di muro vero, quello che separava Est e Ovest. Anche Bolt ha tolto di mezzo un confine, ha unito l’uomo al soprannaturale.

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