
UOVO E GALLINA - I dati nel dettaglio dicono che chi manifesta pensieri ostili verso gli altri e verso il futuro ha il 16 per cento di possibilità in più di ammalarsi di una malattia mortale; le ottimiste invece soffrono meno di patologie cardiovascolari (9%). Secondo la dottoressa Hilary Tindle, a capo del gruppo di ricerca, «la maggior parte dei dati suggerisce che un'elevata e prolungata situazione di negatività è rischiosa per la salute». Una delle possibili spiegazioni dei risultati della ricerca è che l’ottimismo si riveli prezioso nelle situazioni avverse e consenta di prendersi meglio cura di sé in caso di malattia. Altra ipotesi plausibile il fatto che le donne che si sono dichiarate ottimiste fossero più sportive, meno fumatrici e più magre delle pessimiste. Resta però da capire innanzitutto il corretto rapporto causa-effetto – se cioè si è malati perché cinici o cinici perché malati - e poi le modalità attraverso cui la causa esercita le sue conseguenze.
Via | corriere.it
Nessun commento:
Posta un commento