sabato 22 agosto 2009

Ecco la riforma scolastica

Dal prossimo anno nella scuola cambieranno, o dovrebbero cambiare, un po’ di cose: dall’anticipo alla materna alla sufficienza in tutte le materie per essere am messi alla maturità, dal­l’orientamento in vista della riforma delle superiori targa ta Gelmini all’arrivo del mae stro «prevalente», fino all’ob bligo di frequentare almeno i tre quarti delle lezioni.
L’unica cosa che non cam bierà — neppure negli scruti ni di settembre per i 600 mila studenti che devono recupe rare — sarà la facoltà del do cente di religione di contribu ire, insieme ad altri 6 o 7 colle ghi, alla determinazione del credito formativo, ossia quel mezzo punto o — nella mi gliore delle ipotesi — quel punto per ciascuno dei tre an ni delle superiori, da spende re alla maturità.

La sentenza del Tar del La zio (17 luglio) che aveva estromesso questi prof per non discriminare gli allievi che non si avvalgono dell’in segnamento delle religione e sulla quale pende il ricorso del ministro al Consiglio di Stato non avrà infatti alcun ef fetto. Il motivo? Alcuni mesi fa, quando si stava lavorando al nuovo regolamento sulla valutazione, si è delineata con sufficiente chiarezza l’ipo tesi di una sentenza del Tar del Lazio sull’ordinanza Fioro ni, già oggetto di ricorsi quan do l’ex ministro si trovava an cora a viale Trastevere. A uno dei collaboratori del mini stro, Max Bruschi, è venuta un’idea: blindare l’ordinanza che consente ai prof di religio ne di contribuire alla determi­nazione del credito scolasti co, recuperata dall’attuale mi nistro e poi colpita e affonda ta. «Non sono cattolico e nep pure posso dirmi cristiano— ha dichiarato Bruschi —. Quando mi sono trovato a co­ordinare la stesura del Regola mento sulla valutazione degli alunni, destinato a entrare in vigore dal prossimo anno sco lastico, non ho avuto la mini ma esitazione ad accogliere e, come si suol dire, 'elevare di rango' l’ordinanza Fioroni in serendola a pieno titolo nel regolamento».

Il regolamento con la nor ma sui prof di religione è ap pena apparso in Gazzetta sot to forma di decreto del Presi dente della Repubblica. In somma il provvedimento am ministrativo di Fioroni, bersa glio di ricorsi al Tar, essendo diventato una legge, per ora è al sicuro. L’operazione, antici pata dal settimanale «Tutto scuola », non dovrebbe impe dire al ministero di ricorrere a sua volta al Consiglio di Sta to. Forse già nella prossima settimana. Per ora la cosa più urgente per viale Trastevere è quella di rassicurare le scuole dove tra non molto inizieranno le «prove di riparazione».

Tra la fine del mese e i primi di set tembre — comunque prima dell’avvio delle lezioni — in tutte le superiori si svolgeran no le «verifiche» per gli alun ni che al termine del passato anno scolastico hanno ripor tato insufficienze in una o più materie. Circa seicentomila ragazzi (il 28,6%) sospesi con debiti stanno ultimando la prepara zione e tra pochi giorni do vranno dimostrare agli inse gnanti, con prove scritte e orali, di aver colmato le lacu ne. I consigli di classe quindi stanno per riunirsi ancora una volta per decidere se am mettere o meno i «sospesi» al la classe successiva. Secondo il Tar del Lazio i prof di reli gione non avrebbero potuto partecipare ai consigli di clas se. Ora tutto è tornato come prima. Nei prossimi giorni il ministero probabilmente in vierà agli istituti una comuni cazione ufficiale.

Via | corriere.it

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