lunedì 17 agosto 2009

Tessera del tifoso, Moratti rispetta le regole

L'Inter di Massimo Moratti è, finora, l'unico esempio virtuoso tra le società di cal cio di serie A e B: 15 mila «tesse re del tifoso» già rilasciate a chi ne ha fatto richiesta sottoscri vendo un'autocertificazione, con tanto di fotografia sulla card e doppia chiave di lettura (codice a barre e frequenze Rfid) che consentono l'identifi cazione certa ai tornelli degli stadi. Il Milan di Silvio Berlusconi, invece, si è dimen ticato di inserire la foto (e il codice barre) sulle 158.320 carte «cuore rossone ro» inviate a casa e sottoscritte dai supporter rossone ri.

La Juventus del presidente Giovanni Cobolli Gigli «si sta mettendo in regola con il pro getto». Infine, le 90 società del la Lega Pro, ex serie C, hanno firmato un accordo con Tele com Italia per la fornitura del tesserino e dei lettori mobili (Rfid, quelli degli ski pass) per i varchi degli impianti.

Tutto qui. Il progetto «tesse ra del tifoso» lanciato dal mini stro dell’Interno Roberto Maro ni — contestato dagli ultrà, che il 5 settembre scenderanno in piazza a Roma, e mal digerito dalla maggioranza delle so cietà — ha subito uno stop. Tant'è che lo stes so Maroni ha dovuto diramare una circo lare in cui si comu nica implicitamen te ai prefetti che il battesimo della card del tifoso è rinviato: dall'ini zio del campiona to, 22 agosto, si va al 1˚ gennaio del 2010, data oltre la qua­le, stando al testo fir mato da Maroni il 14 ago sto, tutti gli stadi con ca pienza superiore a 7.500 posti dovranno prevedere «corsie de dicate per i possessori della 'tessera del tifoso'». Così, a par tire dal prossimo anno, le socie tà ospitanti potranno vendere i biglietti ai soli tifosi in trasferta che posseggono la carta.

Dunque, scrive Maroni ai pre fetti, «solo poche società han no varato il progetto o si accin gono farlo a causa, da un lato, dei rilevanti oneri organizzativi necessari per sostenerlo e, dal­l'altro, della nota avversione del mondo ultrà». Il fronte del no è guidato dal Catania — mentre altre grandi società co me Napoli, Roma, Lazio e Udi nese rimangono nell'ombra e non si adeguano — che ha lan ciato una vera sfida all’articolo 9 del provvedimento: quello che nega la tessera del tifoso a chiunque sia stato diffidato ne gli ultimi 5 anni. Secondo Pie tro Lo Monaco, amministratore delegato della società etnea, la norma è incostituzionale per ché nega l’ingresso allo stadio anche a chi, colpito nel quin quennio dal Daspo, ha già pagato il suo debito con la giusti zia sportiva e pena le. E la data limite del 1˚ gennaio per le trasferte? «È un prov vedimento da regime totalitario», replica l'ad del Catania: «E poi chi la pa ga questa carta? Il Catania ha già speso 2 milioni per adeguar si alle nuove direttive sulla sicu rezza».

Cosa succederà, dunque, all' inizio del campionato? Niente, se si esclude il virtuosismo del l’Inter. E Paolo Cento, esponen te di Sinistra e libertà interpre te di molte proteste degli ultrà, auspica che il termine del 1˚ gennaio sia prorogato: «Con la tessera del tifoso si vuole defini­tivamente normalizzare la pas sione per le squadre». Contro la registrazione elettronica dei supporter è già partita la mobi litazione degli ultrà che — nel corso di una riunione organiz zata a Latina dalle tifoserie di Roma, Lazio, Juventus, Udine se, Milan, Fiorentina, Siena e Reggina — hanno lanciato la mobilitazione per settembre, minacciando anche lo sciopero delle curve: «La tessera del tifo so è un reale incombente peri colo, ci batteremo per i nostri diritti, per la nostra libertà, per la nostra passione». La Digos sta monitorando il tam-tam che viaggia sui siti e attraverso le radio. Appuntamento sabato 5 settembre a Roma, dalle parti dello stadio Olimpico.

Via | corriere.it

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