Quarantasei giorni, dall’inizio dell’anno, con l’ozono sopra la soglia che dovrebbe proteggere la salute. Una situazione, quella di Milano, comune a tutti gli altri capoluoghi della Lombardia (escluso Como). L’ozono è un inquinante tipicamente estivo, molto irritante, che si forma quando i raggi solari riscaldano le sostanze già presenti nell’aria. A lanciare l’allarme è stata Legambiente, che ha pubblicato un dossier in collaborazione con il portale lamiaaria.it. «Purtroppo l’inquinamento da traffico si conferma una delle cause principali di scadimento della qualità della vita nelle grandi aree metropolitane - commenta Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia - la Regione ha un urgente bisogno di politiche di risanamento dell’aria, ma queste non saranno efficaci se, allo stesso tempo, si continuerà a costruire autostrade e ad assecondare l’aumento del traffico».La soglia dell’ozono non dovrebbe essere superata per più di 25 giorni in un anno. È questo il limite fissato dall’Unione europea, un limite che per ora è soltanto raccomandato ma che, spiegano gli ambientalisti, «dal prossimo anno diventerà legge», aprendo un altro fronte di possibili multe o procedure di infrazione da parte della Ue per gli Stati e le Regioni che non rispetteranno quella soglia. Le zone più a rischio negli ultimi giorni sono state quelle a Nord di Milano (la situazione più critica nella zona intorno a Vimercate). «Nelle nostre caotiche città - spiega Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente - l’emergenza caldo dei mesi estivi si trascina dietro l’emergenza ozono. Le amministrazioni locali e il governo non possono continuare a procrastinare misure di contrasto serie». In Lombardia, Lecco è la città in cui il rischio ozono è più alto (63 giorni di superamento dall’inizio dell’anno), seguita da Mantova, Bergamo, Brescia e Varese. Oltre a irritazioni delle vie respiratorie, l’ozono è un inquinante che può creare problemi a chi soffre di asma.
Via | corriere.it
Nessun commento:
Posta un commento