martedì 18 agosto 2009

30% dei furti in meno con il portiere

È un derby, fra ricchi. Milano affronta Roma nel gioco al ribasso dei prezzi e in alcuni match la batte, ma in altri soccombe e si dimostra più cara dell’Urbe. A rivelarlo è la Camera di Commercio di Milano che ha elaborato i dati forniti dall’Economist intelligence Unit. Sono stati loro a stilare le pagelle del caro prezzi in 32 metropoli europee. Milano è risultata la settima città meno cara d’Europa e si è piazzata al 26° posto, appena più virtuosa di Roma che si assesta invece al 21° posto. La città europea più cara, al 32° appunto, è risultata Oslo. I norvegesi in maglia nera sono tallonati da Londra e Copenaghen. Meno care di Milano sono invece Atene, Lisbona, Duesseldorf, Bucarest, Budapest e Sofia. Mentre sono in linea, o appena più care, con il costo della vita milanese Praga, Varsavia e Lione. La ricerca ha tenuto conto della variazione di prezzi dal 2002 al 2008 e ha stilato le sue medie sulla base di diverse categorie merceologiche: tra le singole voci Milano è la città più conveniente per comprare alcolici, mentre, quanto a moda, esserne la capitale costa: Milano è la quinta città più cara. Ma dall’introduzione dell’euro sotto la Madonnina si continua a fare meglio di altre città.
Nei sette anni di era euro a Milano sono volati soprattutto i prezzi per il tabacco (+44%)e per l’abbigliamento (+40%). Forte aumento anche per gli affitti (+23,5%), per le utilities (+23,6%) e per gli alimentari (+19,4%). Costano di più anche gli articoli per la casa (+18,1%), quelli per la cura personale (+18,3%) e per il divertimento (+18%: quinto posto in Europa). « In un periodo di difficoltà - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano - i prezzi frenano, ma è ancora più importante l’entità della spesa per le famiglie milanesi». LuGa

Via | ilgiornale.it

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