
Zemeckis vanta la firma di produzioni animate di grande successo come The Polar Express, Chi ha incastrato Roger Rabbit e Beowulf: l’idea che ha è di rifare Yellow Submarine ricorrendo alla tecnica della «performance capture», che attraverso tute speciali fatte indossare agli attori consente di catturare le loro immagini ed espressioni per poi trasformarle in animazione digitale. Se l’originale Yellow Submarine, diretto da George Dunning con i disegni di Heinz Edelmann, fu una pellicola a due dimensioni, il remake potrebbe averne dunque tre grazie alla «performance capture» con la quale Zemeckis ha realizzato A Christmas Carol, tratto dal Racconto di Natale di Dickens, che uscirà a novembre negli Stati Uniti sempre per la Disney. L’intenzione del regista, ha rivelato il magazine Variety, è di confezionare la nuova versione di Yellow Submarine entro le Olimpiadi del 2012, che inizieranno a fine luglio a Londra.
Se però Walt Disney non conferma ancora l’accordo è perché restano da sciogliere i nodi sull’acquisizione dei diritti delle musiche del film, basate su canzoni di John Lennon e Paul McCartney, che includono oltre a Yellow Submarine, titoli amatissimi come Eleanor Rigby, Lucy in the Sky With Diamonds, When I’m Sixty-Four e With a Little Help From My Friends. A complicare il negoziato sui diritti dei Beatles c’è il fatto quelli relativi a numerose canzoni vennero acquistati anni fa dalla pop star Michael Jackson, ora scomparso, la cui eredità è oggetto di una contesa fra parenti dagli esiti ancora non chiari.
Nel 1968 il film animato psichedelico basato sulla musica dei Beatles vide attori professionisti dare le voci ai personaggi animati di Paul McCartney, John Lennon, George Harrison e Ringo Starr e ora Zemeckis ha fatto sapere di puntare a reclutare voci delle star di Hollywood per ripetere l’impresa. Fra i più gettonati per dare voce a Paul McCartney, secondo quanto scrive il New York Times, vi sarebbe Daniel Radosh. L’intenzione della Disney non sarebbe comunque di fermarsi al puro e semplice remake del film, ma c’è anche l’ipotesi di realizzare un musical teatrale per il pubblico di Broadway, proprio come è stato fatto con il Re Leone.
L’ipotesi di un ritorno di Yellow Submarine ha innescato le reazioni dei fan del popolare complesso britannico che hanno dato vita sui blog ad un vivace confronto fra i nostalgici che si oppongono denunciando il «rischio di commettere un sacrilegio» e i favorevoli come Connor McNicholas, ex direttore del magazine «Nme», secondo il quale «la produzione a tre dimensioni fa oramai parte della nostra cultura e bisogna consentire anche ai Beatles di viverci dentro».
Via | lastampa.it
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