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I sospetti di Josè
«Lippi ha detto che la Juve vince lo scudetto? È una mancanza di rispetto». Josè Mourinho parte cauto, ma l’ira monta velocemente. Con il consueto tono da showman, l’ex mister del Chelsea colpisce duro: «È la prima volta che vedo un ct, una persona con una grandissima responsabilità istituzionale pronosticare il successo di una squadra». In realtà, il pronostico dei ct azzurri è diventato quasi una tradizione estiva. Nel pallone nostrano, così abituato alle chiacchiere da bar, nessuno si è mai scandalizzato.
Eppure, per Mou Lippi ha fatto la figura della Cassandra. «Il campionato sembra finito prima di iniziare. Posso capire che un giornalista dica che la Juve può vincere. Posso capire che lo dica un giocatore o un amministratore della Juve, ma non uno nella sua posizione», ribadisce Josè per poi aggiungere: «Mi aspetto una reazione del calcio nazionale».
Il bello arriva alla fine, quando l’allenatore dell’Inter chiosa sibillino: «In ogni caso, le sue parole mi fanno pensare tanto». In un esercizio di interpretazioni incrociate, non è difficile capire dove il portoghese voglia andare a parare: se Lippi, storico “uomo-Juventus” (e con un futuro da direttore tecnico bianconero dopo il Mondiale sudafricano), si sbilancia tanto è perché ha buone ragioni dalla sua. Non solo tecniche, magari.
Il Grande Fratello in salsa viareggina profilato da Mourinho lascia un po’ perplessi. Di certo, il commissario tecnico non vede il motivo di fare pubblica ammenda: «Mi dispiace se Mourinho dà questa interpretazione - ha risposto Lippi -. Il mio era solo un pronostico, una delle mille ipotesi che si fanno prima che cominci il campionato». Il tecnico azzurro ricorda di aver «detto tante volte in passato che l’Inter era la più forte». «In tante altre circostanze ho parlato bene di altre squadre, mi sembra che in questo caso si stia esagerando - ha aggiunto Lippi -: certo è che non si può dire mezza parola». In suo soccorso, è arrivato anche il presidente juventino Cobolli Gigli, che si è appellato ai diritti costituzionali: «Direi che ognuno è libero di esprimere la propria opinione». Giusto, a patto di non andare ad urtare allenatori un po’ troppo permalosi ed orgogliosi. In fondo, se non si è scaramantici, è sempre piacevole venire considerati i favoriti e quando non succede ci si resta male.
Il trequartista c’è
Intanto, dopo giorni di trattative, si attende per oggi l’accelerazione decisiva per portare a Milano Wesley Sneijder (25). Il centrocampista olandese sarà il trequartista chiesto da Mourinho per completare la rosa. Il Real Madrid lo ha convocato per l’amichevole di questa sera in Germania contro il Borussia Dortmund. Con ogni probabilità sarà l’ultima trasferta in maglia blanca di Sneijder prima di dire sì all’Inter: 15 milioni per l’acquisto definitivo, anche se il dt Branca preme per l’alternativa “economica” e cioè un prestito oneroso (3 milioni) con diritto di riscatto a 12 alla fine della stagione.
Il Real, che deve fare cassa dopo le proprie spese folli, in questo caso si accontenterebbe di scrollarsi di dosso un ingaggio da 5 milioni a stagione. Il presidente Moratti, invece, riuscirebbe a limitare le uscite del suo mercato e rinviare il grosso alla prossima estate.
Via | libero-news.it
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