domenica 16 agosto 2009

I Pirati chiedono il riscatto

Essendo la nave dei misteri, la "Arctic Sea" continua a riservarne. E non c’è notizia che la riguarda che non sia accompagnata dall’ incertezza. Le autorità russe hanno così smentito che il cargo, scomparso in Atlantico alla fine di luglio con a bordo 15 marinai, sia stato localizzato a circa 800 chilometri dalle isole Capo Verde, in Africa Occidentale. Per l’ambasciatore nell’arcipelago, Alexander Kapushin, la nave avvistata assomiglia alla “Arctic” ma si tratterebbe di un altro mercantile. Cambio di rotta anche da parte dei capoverdiani che ora non confermano più il passaggio del vascello fantasma a nord delle isole. Le dichiarazioni sono in contrasto con quanto sostenuto da fonti diverse nella giornata di venerdì. La Marina francese, quella di Capo Verde, ambienti Nato avevano dato per sicuro il ritrovamento. Mosca, da parte sua, aveva disposto l’invio di una fregata nella zona per condurre una ricognizione diretta. Un sito russo ha poi sostenuto che il trasponder della nave ha ripreso a mandare segnali dal Golfo di Biscaglia, ossia dal punto dove è scomparsa. Ciò non vuol dire necessariamente che il cargo sia ancora nella zona: l’apparato elettronico potrebbe essere stato spostato su un’altra imbarcazione. Ma, secondo la Marina francese, è probabile che il segnale non appartenga alla nave sparita.
RISCATTO - Il balletto potrebbe costituire una sorta di cortina fumogena per nascondere delle trattative. Su cosa? Le ipotesi sono molte. La prima è quella che di mezzo ci sia un riscatto. Dopo le indiscrezioni che parlavano della richiesta di 1,5 milioni di dollari, è venuta una conferma da parte della polizia finlandese. I presunti pirati hanno contattato l’armatore Vikto Matveiev, titolare della Solchart Management, chiedendo una contropartita in denaro. Quanto? I portavoce non hanno voluto precisarlo così come non hanno voluto dire se hanno informazioni su dove si trovi il cargo. Però non tutti sono convinti che quella della “Arctic” sia una situazione «alla somala» e pensano che possa esserci – ovviamente – un altro mistero.

Via | corriere.it

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