domenica 16 agosto 2009

Calo del 56% dell 'abbandono dei cani

Buone notizie dal fronte della tutela degli animali. Secondo i dati relativi alle entrate nei 100 canili monitorati dall'AIDAA e dalle segnalazioni ricevute dal telefono amico dell'Associazione Animalista, da inizio luglio fino al giorno di Ferragosto vi e' stata una diminuzione del 56 per cento degli ingressi rispetto al 2008. I cani entrati e rimasti in canile in questi primi 45 giorni d'estate sono stati 4.500 rispetto ai 10.200 dello scorso anno. La consistente diminuzione del dato e' dovuta all'introduzione dell'obbligo del microchip che ha permesso la restituzione di almeno 1.700 cani ai legittimi proprietari (cani scappati e nno abbandonati). Grazie alla norma del microchip obbligatorio, inoltre, l'AIDAA ha potuto individuare 300 proprietari che avevano abbandonato i loro cani sulle autostrade italiane e procedere alla loro denuncia per il reato di abbandono di animale. La situazione piu' grave per quanto riguarda gli abbandoni rimane il Sud, dove sono concentrati oltre il 65 per cento dei cani abbandonati quest'estate. Molto meglio al Nord, dove gli abbandoni sono diminuiti in Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte, mentre di fatto il randagismo e' un fenomeno quasi inesistente in Trentino e Valle d'Aosta. "Manca ancora un mese al termine della stagione estiva - dice Lorenzo Croce, presidente di AIDAA - e ovviamente i dati relativi alla forte diminuzione di abbandono sono ancora parziali, ma il trend positivo appare irreversibile. Occorre comunque tenere alta la guardia, in quanto vi sono realta' come Roma dove i canili sono strapieni ed il fenomeno degli abbandoni estivi e' tutt'altro che sotto controllo. Diversa la situazione nelle regioni del Sud dove vi e' una presenza della popolazione canina randagia che supera di gran lunga i 70.000 cani per ciascuna regione in Puglia, Sicilia, Campania, Lazio".

Via | agi.it

Nessun commento:

Posta un commento


Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto
viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001