
"Come ho detto al presidente della Regione Abruzzo - sottolinea Cialente - trovo sbagliato che il primo cittadino dell'Aquila, che da tempo va segnalando la necessità di riconsiderare comunque alcuni aspetti della strategia in atto, non venga coinvolto se non per saltuarie interlocuzioni. E' necessario fare il punto complessivo offrendo proposte vere ai cittadini colpiti dal terremoto". "Questa mattina - continua il sindaco - ho svolto una riunione con i miei piu' stretti collaboratori per fare il punto sul ruolo a cui in questi mesi e' chiamato il comune dell'Aquila nell'attuale situazione emergenziale. Un ruolo di scelta pesante pur avendo ottenuto rispetto alle altre istituzioni in campo il minor numero di forze disponibili''.
''Non ultimo - prosegue- dovendosi fare carico anche di completare percorsi che dipendono da altre istituzioni, come ad esempio le lunghissime pratiche burocratiche per il puntellamento del centro storico da parte della Sovrintendenza ai Beni Artistici e Culturali. Ne risulta un grave scontento dei cittadini che si ripercuote sul comune e soprattutto sui miei dirigenti, funzionari e impiegati ormai allo stremo e io che ringrazio per quello che stanno facendo".
"Il piano casa di Berlusconi sta andando avanti, ma sarebbe pericolosissimo quasi al limite dell'incoscienza - sottolinea Cialente - se a fronte di una limitata offerta per circa 4400 nuclei familiari ai quali si dà il massimo, ad altri che si trovano nelle stesse condizioni non si dovesse offrire nulla. Non voglio fare alcuna polemica ma sono solo preoccupato come tutti''.
''Per l'ultima volta - dice- offro la mia collaborazione e quella dell'intera amministrazione comunale poiché ritengo di non potere piu' tollerare che a 4 mesi e 9 giorni dal sisma il ruolo del comune sia divenuto all'improvviso piu' marginale rispetto a quello svolto con molto coraggio nella fase della prima emergenza e dell'impostazione delle prime soluzioni ai problemi abitativi. Qui e' in gioco il concetto stesso del ruolo degli Enti locali, sui quali per altro stanno ricadendo operazioni sperimentali come la vicenda dello smaltimento delle macerie nel pieno rispetto delle normative nazionali ed europee che si sta applicando per la prima volta al mondo. Procedure complesse fino all'impraticabilità".
"Chiedo che il comune dell'Aquila e gli altri sindaci - conclude il primo cittadino - siano coinvolti a pieno a titolo in questa fase dell'emergenza, che si possa discutere sulle soluzioni e che siano messi in condizioni di avere personale sufficiente per affrontare una tragedia di proporzioni inimmaginabili".
Via | adnkronos.com
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