
"Mi hanno anche pignorato lo stipendio di insegnante - rivela don Antonio - ma io non mollo". Il 3 Luglio scorso a Bonefro ha ospitato il "No G8". "Avevo dei locali - spiega - e li ho messi a disposizione dei costruttori di pace". La nuova legge sulla clendestinita', don Antonio propio non riesce ad accettarla. "Come si fa - rimarca ad alta voce - a bollare come delinquente uno che non ha documenti?. Noi discendiamo da Abramo - dice all'Agi - che era un nomade". La Chiesa, per mezzo di autorevoli rappresetanti ha fatto sentire la sua voce, ma a don Antonio Di Lalla non basta. "A Roma potevano fare di piu'. Ad esempio, aprire il Vaticano e farlo diventare spazio di liberta'". Sul balcone della canonica del paese terremotato molisano da oltre un mese campeggia lo striscione: "Io ospito i clandestini, e tu?". "E' una legge che cavalca la paura - aggiunge il parroco -. Noi dobbiamo oppocri non come rivoltosi, ma da seguaci di Cristo. SantAgostino diceva: "Non ti chiedo di dare qualcosa di tuo al povero, ma di restituirgli il suo".
Via | agi.it
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