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L'Italia non è stata abbastanza cinica, vanificando così l'avvio eccellente di un quintetto che funzionava (Vitali, Mordente, Belinelli, Gigli e Bargnani): dopo 5' e il 4-15 iniziale, Recalcati ha ruotato troppo frettolosamente i suoi uomini e la fuga azzurra si è interrotta, il ritmo è venuto meno e la Finlandia ha potuto risalire. Nonostante tutto, con Bargnani e Belinelli in palla, l'Italia è andata sopra anche di 13 punti, 60-73 al 35', dopo aver condotto agevolmente la sfida contro una modesta avversaria. Poi però la luce si è spenta ed è venuta a mancare la lucidità. Capitan Soragna ha rimediato un tecnico per proteste, gli azzurri si sono seduti e hanno incassato un break di 0-8 che ha riaperto i giochi. Da lì è stata bagarre, perché la gara ha cambiato volto. Recalcati inspiegabilmente ha tolto Vitali, ottimo in regia con 5 assist, e in attacco abbiamo sprecato 2 palloni preziosi con due forzature di Belinelli. La Finlandia è rientrata fino al 75-75 a 100” dal termine. Ci ha tolto dai guai proprio "Beli", ancora con un'acrobazia che ci consente di poter cullare velleità di qualificazione. Anche perché in 43” i finlandesi si sono calati alla perfezione nei panni di Babbo Natale, sbagliando per ben 3 volte (Rannikko, Koponen e Rannikko) la tripla che avrebbe significato l'inferno per la nostra Nazionale.
Meglio così, ma adesso si deve cambiare registro perché questa Italia a intermittenza non può bastare per compiere l'impresa sul campo della solidissima Francia. Il match con la Finlandia ha comunque fornito qualche buona indicazione. Bargnani e Belinelli, rispettivamente 21 e 23 punti, hanno offerto prestazioni migliori rispetto all'esordio con i transalpini, giocando da "stelle" ma inseriti in un contesto di squadra. «Ho comunque visto buone cose e un Bargnani in crescita» ha detto il ct. Bene anche la regia di Luca Vitali, il migliore del suo reparto. È mancata invece la costanza e la concentrazione per tutta la gara, soprattutto in difesa, dove l’Italia ha permesso soluzioni ad alta percentuale ai lunghi finlandesi che certo non dovrà concedere a gente come Pietrus, Petro, Turiaf o Diaw. Venerdì la prova del nove.
Via | lastampa.it
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