martedì 11 agosto 2009

Stoner, carriera a rischio

Mentre il quarantenne Michael Schumacher si spreme per tornare in Formula 1, Casey Stoner, non ancora 24 anni, il più grande talento apparso nel motociclismo sulla scia di Valentino Rossi, capace di vincere il Mondiale alla sua seconda stagione in Moto- Gp, è costretto a un imprevisto e, per certi versi, drammatico stop. Ieri la Ducati ha infatti comunicato che il campione australiano salterà non solo il Gp della Repubblica Ceca e Brno di domenica prossima, ma anche le due successive gare, a Indianapolis e Misano. Dovrebbe riprendere in Portogallo il 4 ottobre.

Condizionale d’obbligo. Per lui il campionato è finito, perché gli resteranno solo 4 corse da disputare. Terzo in classifica, 37 punti di distacco dal folletto di Tavullia e 12 da Lorenzo, non potrà recuperare, qualsiasi cosa succeda. La causa di questa sosta forzata è difficile da interpretare. In un primo tempo si parlava di problemi di stomaco. Poi, effettuati alcuni esami a San Francisco, Casey ha fatto sapere di essere «leggermente anemico». Ma nel paddock della MotoGp c’è anche chi parla di una dieta non adeguata all’impegno, di una preparazione carente. A tavola Stoner e la moglie Adriana sono come due passerotti senza appetito. Una cosa è certa: dall’età di 6 anni in poi l’australiano non si è mai fermato. Gare, viaggi e tanta, troppa pressione anche da parte di chi gli sta intorno. Uno stress che avrebbe stroncato anche un torello. Tanto è vero che per ora neppure i medici hanno capito quale sia realmente il male (oscuro) che ha colpito il pilota.

E’ stato lo stesso Stoner a cercare di spiegare i motivi che hanno causato questa situazione: «Dopo cinque gare difficilissime a causa della mie condizioni fisiche, sono tornato in Australia per consultare i medici sportivi che miseguono da anni. Abbiamopreso la difficile decisione di non partecipare ai prossimi tre round del campionato per concedere al mio corpo il tempo di recuperare dal recente stress. I dottori ritengono che durante il Gp di Barcellona io abbia contrattoun virus e che di conseguenza abbia spinto troppo duramente il mio corpo, cosa che ha portato all’attuale stato di affaticamento. Gli specialisti stanno comunque continuando le analisi per cercare di capire il problema e assicurarsi che noncapiti di nuovo».

Primo amaro compito di Stoner avvertire la Ducati: «Ho parlato con il team - ha aggiunto l’australiano -. Sono grato per la comprensione che tutti hanno dimostrato in questa situazione. Sono dispiaciuto per l’azienda, per gli sponsor e per i miei tifosi. Anche perché la nostra moto, soprattutto nelle ultime gare, è stata molto competitiva. Farò tutto ciò che è possibile per tornare al pieno delle mie forze all’Estoril». La notizia non ha colto di sorpresa la Casa di Borgo Panigale, che era a conoscenza dei problemi. «Per noi - ha dichiarato Livio Suppo, il direttore sportivo - è difficile pensare di poter disputare le prossime tre gare senza Casey. Maè chiaro che in questomomento anche la nostra priorità è la sua salute. Dal suo esordio in Qatar nel 2007 Stoner ha vinto 18 volte, ha raccolto innumerevoli podi, diventando uno dei grandi protagonisti del Mondiale. Abbiamo già superato altri momenti duri, come lo scorso anno quando ha dovuto sottoporsi all’intervento allo scafoide. Affronteremo le prossime gare affiancando a Nick Hayden il finlandese Mika Kallio, che ha fatto molto bene sinora con una delle nostre moto».

Il ventisettenne pilota scandinavo, con grande esperienza nelle classi minori (fu vicecampione del mondo nel 2005 con la 125), viene considerato al momento il più bravo a condurre una moto particolare come laDesmosedici GP9 che Stoner fa (faceva?) volare come nessun altro.

Via | lastampa.it

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