martedì 11 agosto 2009

Raccolta differenziata in crescita

E' Verbania il Comune capoluogo in testa alla classifica della raccolta differenziata: nel 2008 ha raggiunto il 73,5% sul totale dei rifiuti. A rivelarlo è il rapporto dell'Istat sugli ''Indicatori ambientali urbani''. La maglia nera invece va a Messina (3,1%), Iglesias (3,8), Palermo (4,6), Isernia (5,3) ed Enna (5,4). Napoli, protagonista negli ultimi anni di emergenze rifiuti gravissime, è al 14,5%.

Lo scorso anno sono stati 27 i comuni che hanno raggiunto l'obiettivo del 45% di raccolta differenziata, secondo quanto disposto dalla normativa: tra i casi più clamorosi va citato il comune di Salerno, passato dall'8,6% del 2007 al 48,9% del 2008. Incrementi superiori a 10 punti percentuali si registrano, tra il 2007 e il 2008, anche per Pordenone (+16,7), Biella (+15,1) e Avellino (+12,1). Sopra l'ambita soglia del 45% Novara, Asti (oltre il 60%), Belluno, Rovigo, Lecco, Gorizia, Trento, Treviso, Biella, Alessandria, Bergamo (oltre il 50%), Varese, Salerno, Reggio Emilia, Vicenza, Piacenza, Forli', Ravenna, Udine, Sondrio, Pordenone, Lucca e Cuneo.

Nel 2008 la raccolta di rifiuti urbani nei 111 capoluoghi di provincia è stata pari a 615,8 kg per abitante (-1,1% rispetto al 2007), confermando l'andamento decrescente registrato già lo scorso anno. La percentuale di differenziata risulta pari a 28,5%, 3 punti in più rispetto al 2007. A partire dal 2000 l'andamento è sempre crescente.

Sempre guardando ai dati dello scorso anno, si vede che il servizio di raccolta differenziata è ormai presente in tutti i comuni capoluogo di provincia. Sono 91 quelli in cui è servita l'intera popolazione residente. Le percentuali, però, variano: nei comuni del Nord risulta mediamente pari a 39,9%, in quelli del Centro a 25,5% e in quelli del Mezzogiorno a 14,5%. Ma gli incrementi rispetto al 2007 si registrano ovunque: +3,3 nel Sud, +2,8 nel Nord e +2,7 nel Centro.

Il rapporto Istat affronta anche il capitolo acqua. Nel 2008, Agrigento è stato il comune con il consumo pro capite di acqua più basso (35,6 metri cubici per abitante) e Massa quello con il consumo più alto (91,2 per abitante). Il consumo medio è stato di 68,4 metri cubi per abitante, in calo dell'1,9% rispetto al valore del 2007.

E' aumentato, invece, il consumo pro capite di gas metano per uso domestico e per riscaldamento: + 7,7% rispetto all'anno precedente, attestandosi sui 398,0 metri cubi per abitante, mentre il consumo pro capite di energia elettrica per uso domestico è aumentato dello 0,7%, raggiungendo il valore di 1.209,2 kWh per abitante.

In generale, Trento, Venezia e Bologna, per il terzo anno consecutivo, risultano i comuni più rispettosi delle compatibilità ambientali. Bene anche Foggia e in generale le città del centro-nord (Biella, Terni, Belluno, Ravenna, Modena, Novara); male Olbia, Iglesias, Siracusa e Massa.

Via | repubblica.it

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