martedì 4 agosto 2009

Tre comuni giocano al Superenalotto

I conti del Comune sono in rosso, il sindaco si affida al Superenalotto. E chissà che una vincita al gioco non riesca in un colpo solo a cambiare la vita di una città intera. Ci provano le amministrazioni di Anguillara Sabazia, in provincia di Roma, e di Ficarra, nel messinese.

Anguillara ha quasi 20 mila abitanti, Ficarra poco meno di duemila. La prima è guidata dal centrodestra, la seconda dal centrosinistra. Ma conta poco. La dea bendata non ha tessere di partito. E se in palio ci sono 115,9 milioni di euro è inevitabile che sognino anche gli amministratori locali. Così ad Anguillara il primo cittadino Antonio Pizzigallo ha riunito i 13 consiglieri della sua maggioranza: hanno stabilito di autotassarsi di 5 euro e di preparare un sistema per azzeccare il sei d'oro atteso da oltre sei mesi. L'opposizione non si è ancora espressa ma Pizzigallo è ottimista: «Credo che parteciperanno anche i consiglieri di centrosinistra, è per il bene della città». Certo il sindaco non si fa troppe illusioni: «Lo so che è quasi impossibile centrare la sestina, tuttavia ci proviamo».

E se qualche concittadino avanza il sospetto che in caso di vittoria ci sarà un «misterioso» espatrio di tutta la Giunta, Pizzigallo assicura: «Macché, è un impegno che mi prendo. Quei soldi saranno usati interamente per migliorare la qualità della vita dei residenti e per incentivare lo sviluppo turistico della nostra città». I numeri da giocare non sono stati ancora «deliberati» ma Pizzigallo ha già pronta la lista delle priorità: «Innanzitutto una festa per i cittadini, poi risaneremo i bilanci, rifaremo piazza del Molo e le scuole. Abbiamo già cominciato con i nostri pochi fondi». Vincere al Superenalotto sarebbe tutta un'altra cosa. Per Anguillara significherebbe coprire 14 milioni di euro di debiti senza vendere una parte del suo patrimonio e cancellare gli aumenti della tassa rifiuti che hanno fatto infuriare i residenti.

Per questo il sindaco Pizzigallo, medico di famiglia e pediatra, non ci ha pensato due volte e ha coinvolto il Comune nella caccia al sei vincente. «Ci affidiamo anche alla dea bendata per risanare le nostre casse - gli fa eco il vicesindaco Stefano Paolessi - In questo momento di crisi le proviamo tutte, non si sa mai». Agli abitanti l'idea non dispiace anche perché si tratta «di soldi presi dagli stipendi dei consiglieri e non dalle casse comunali». Il primo cittadino invita il ministro dell'Economia Tremonti a fare lo stesso: «Di certo sono pochi soldi per risollevare l'Italia ma potrebbero aiutare il Sud che si lamenta in questi giorni». Chissà che a Palazzo Chigi qualcuno non ci abbia fatto un pensiero. Stessa musica in Sicilia, dove il primo cittadino e i quattro assessori della Giunta, in maggioranza Pd, hanno deciso di impiegare una parte della loro indennità, 115 euro, per tentare la fortuna.

«Pochissimo - precisa il primo cittadino Basilio Ridolfo - dato che già in passato abbiamo ridotto gli stipendi. Io per la mia attività di sindaco guadagno 400 euro al mese, mentre i colleghi assessori 200». La scelta dei numeri ruoterà attorno alla festa della Madonna Assunta, patrona del paesino, le cui celebrazioni ricorrono proprio in questi giorni. «La nostra iniziativa - continua il sindaco - è anche una denuncia delle difficoltà in cui sono costrette ad operare le piccole amministrazioni del Sud. La situazione economica in cui si trovano gli enti locali, compreso il mio Comune, è assai precaria e per lunghi periodi, visto che i trasferimenti regionali stentano ad arrivare, è difficile perfino l'ordinaria amministrazione e le attività di manutenzione del patrimonio artistico». In caso di vittoria 60 milioni saranno destinati a progetti di riqualificazione mentre il resto verrà distribuito tra i cittadini che risultano residenti a Ficarra fino al 30 giugno. C'è da scommettere che l'anagrafe del piccolo Comune avrà il suo bel da fare.

Via | ilsole24ore.com

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