martedì 4 agosto 2009

Milan, alle 12 incontro Leonardo-Berlusconi

Il Milan chiede aiuto al suo presidente. Silvio Berlusconi è atteso a Milanello oggi, intorno alle 12. Leonardo aspettava questo momento da almeno quindici giorni: da quando ha capito che il suo Milan, così com’è strutturato, non può competere con Inter e Juventus e c’è il serio rischio anche di una brutta figura in Europa. L’allarme è scattato, non si può più negare l’evidenza. Berlusconi ha risposto presente alla convocazione e ascolterà ciò che gli verrà detto.

Sono tanti gli argomenti che dovrà affrontare: Leonardo, Adriano Galliani e alcuni giocatori rossoneri sono intenzionati a chiedergli di rafforzare la squadra perché, come ha dichiarato Gattuso alla «Gazzetta dello Sport», senza rinforzi non è sicuro neanche il piazzamento in zona Champions . Berlusconi avrà la possibilità di confrontarsi con Andrea Pirlo per capire quanto è forte il suo desiderio di andare al Chelsea ma si relazionerà anche con Galliani per sapere quanto può fruttare la sua cessione.

L’ad rossonero da sabato ha intensificato i contatti sia con il club londinese sia con il Siviglia per il cartellino di Luis Fabiano. Ieri non è rientrato neppure in sede, ha preferito lavorare nell’ombra, sono infatti ore decisive e una mossa sbagliata potrebbe compromettere tutti i suoi piani. Leonardo vuole almeno tre acquisti: un attaccante, un terzino sinistro e un regista che possa sostituire Pirlo. Il campionato è alle porte e il derby si giocherà a fine mese.

L’allenatore del Milan non vuole fare brutte figure e non è intenzionato a fare da parafulmine lasciando agli altri la libertà di dire che è tutta colpa della sua inesperienza. Leonardo ha un carattere tosto e non ha paura a esporre il suo punto di vista. Quando ha deciso di accettare la panchina di Ancelotti aveva avuto rassicurazioni che sarebbe partito un progetto nuovo ma ambizioso. Invece, è arrivato soltanto Onyewu.

Berlusconi ascolterà e poi deciderà il da farsi. Avrà in mano numeri significativi: la cifra che vuole il Siviglia per Luis Fabiano (18 milioni), l’offerta del Chelsea per Pirlo (12 milioni più Pizarro), il costo del cartellino del terzino Bale (5 milioni) e quello di Hernanes (14). Non è escluso che il Chelsea, sollecitato da Ancelotti, in mattinata decida di togliere Pizarro dall’affare per offrire denaro fresco. Per il Milan sarebbe manna dal cielo. A condizioni diverse Pirlo però resta dov’è. Leonardo non accetterà altre defezioni se non avrà la certezza di avere un valido sostituto.

I suoi dubbi sono molteplici: la trasferta americana ha messo in evidenza lacune inaspettate come il rendimento di Borriello e quello di Oddo. Se dipendesse dal tecnico brasiliano di attaccanti ne arriverebbero almeno due e l’ex laziale giocherebbe altrove. Fortunatamente resta ancora aperta la pista Huntelaar. Florentino Perez ha infatti rassicurato Galliani: se non prendi Luis Fabiano troveremo un accordo per la cessione dell’olandese e di Diarra (una delle alternative a Pirlo). Huntelaar tra l’altro è contento di venire al Milan e quindi non sarà difficile raggiungere un’intesa per il suo ingaggio.

L’impressione è che l’attuale dirigenza rossonera stia pagando errori del passato che hanno infastidito l’entourage di Berlusconi e la sua famiglia. L’addio di Gilardino e l’amara conclusione della vicenda Gourcuff che si è rifiutato di tornare a Milanello sono bocconi amari da digerire. Berlusconi ha imposto un cambiamento di tendenza di difficile attuazione. Anche i giovani, infatti, hanno un prezzo e per scovarli bisogna avere una rete fitta di osservatori.

Leonardo adesso non si sente sicuro del materiale che ha a disposizione e quindi è costretto a rivedere i suoi piani. Voleva creare un Milan forte sulle ali, cambiando modulo, invece, è stato costretto a rispolverare il 4-3-1-2. Neanche il miglior Ronaldinho può cancellare i difetti del Milan, inaffidabile in difesa e indebolito in attacco dalla cessione di Kakà.

Via | lastampa.it

Nessun commento:

Posta un commento


Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto
viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001